Sarà la rampa di lancio per conquistare il Nord Europa. Olanda, Danimarca, Germania, Paesi scandinavi. «Ci permetterà anche di alleggerire il peso economico della supply chain», dice Federico Lionello, terza generazione dell’omonima famiglia alla guida di Gruppo Eurovo. L’azienda emiliana specializzata nella produzione di uova e ovoprodotti – un colosso da 1,277 miliardi di fatturato e oltre duemila collaboratori – ha completato una nuova acquisizione. Come anticipato a Food24, nella sua orbita è infatti entrata Hulstaert NV, impresa belga il cui core business è costituito dalla sgusciatura e dagli ovoprodotti, radicata in Belgio con il marchio Fleggs, che è destinato ai segmenti del food service e dell’industria alimentare e che è già distribuito in sei Paesi nordeuropei.
Una impresa con 20 dipendenti da rafforzare «con investimenti per l’ottimizzazione dei processi produttivi, limitati sotto il profilo economico ma molto performanti sotto il profilo tecnico», spiega Federico Lionello, che fa parte della direzione commerciale e marketing del gruppo. Una operazione che costituisce un altro tassello di un piano di crescita che dagli anni Ottanta ad oggi è stato caratterizzato da oltre dieci acquisizioni.
«Siamo sempre alla finestra per verificare se si profilano opportunità interessanti per entrare in mercati nuovi» conferma Lionello. Gruppo Eurovo – a cui fanno capo 27 società, tra Italia, Spagna, Francia, Romania, Polonia e Inghilterra – ha il proprio quartiere generale a Imola, nel Bolognese. Sede (quella legale si trova invece a Lugo, in provincia di Ravenna) dalla quale controlla una rete produttiva, tra Italia e estero, costituita da una ventina di stabilimenti. Rete a cui si aggiungono gli allevamenti, l’ultimo dei quali (per 250 mila posti gallina) rilevato in Francia pochi giorni fa. L’azienda belga, ultimo ingresso, in base al programma di sviluppo fissato dal gruppo dovrebbe chiudere il 2025 con un fatturato di 15 milioni di euro e tagliare il traguardo di un potenziale di produzione pari a 10 mila tonnellate all’anno.
Il volume di affari di Eurovo è generato oggi per il 20% dalle esportazioni. In particolare con gli ovoprodotti in polvere destinati ad Asia e Medio Oriente per arrivare alla Nuova Zelanda e al Sudafrica. In tutto una cinquantina di Paesi. Il peso del Nord Europa sulle esportazioni è però ancora scarso. Da qui la decisione di fare di Hulstaert Nv un ponte di collegamento con questi nuovi mercati, nell’ambito di un piano industriale che punta prima di tutto ad aumentare il volume della produzione. «Anche perché il 75% del costo produttivo delle uova è dato dalla materia prima costituita dai cereali, molto esposti alle fluttuazioni del mercato – osserva Lionello –. In Belgio stiamo già prendendo i contatti con i clienti di Hulstaert NV, che è un’azienda all’avanguardia e che per ora ha ricavi generati per la maggior parte dalla domanda interna».
Le origini di Gruppo Eurovo risalgono al 1948, quando il capostipite Rainieri Lionello gettò le basi dell’impresa acquistando uova dai contadini, nelle campagne, per poi rivenderle. La svolta arrivò nel 1967 con l’introduzione della prima macchina sgusciatrice, un’automazione che fece dell’allora attività artigianale un’azienda. La scalata del mercato vera e propria è però cominciata negli anni Ottanta, attraverso l’acquisizione di stabilimenti e allevamenti. Oggi in Italia il gruppo è anche il principale fornitore della grande distribuzione organizzata per uova e ovoprodotti a marca privata.
Fonte: Il Sole 24 Ore