In una scheda dedicata all’Italia allegata a uno studio sull’andamento dell’industria manifatturiera a zero emissioni nei Paesi membri Bruxelles avevai scritto che «i finanziamenti del Pnrr possono colmare le lacune» nelle politiche di bilancio dell’Italia, «ma i ritardi nella sua attuazione causano ulteriori rischi» per la crescita economica
«L’Italia è uno dei Paesi all’avanguardia nell’attuazione del Pnrr ed è anche il primo ad aver fatto richiesta per la sesta e settima tranche. La Commissione e l’Italia collaborano quotidianamente, con l’obiettivo comune di affrontare gli ostacoli e accelerare l’erogazione dei fondi ai beneficiari». Lo afferma all’agenzia Ansa un portavoce della Commissione in merito ad uno dei passaggi dello studio sull’industria manifatturiera del 5 dicembre e pubblicato il 14 gennaio. Lo studio – viene precisato – è stato commissionato dall’esecutivo Ue ma nelle note a pagina 2 viene sottolineato come «non rifletta necessariamente l’opinione della Commissione».
La scheda Paese
In una scheda dedicata all’Italia allegata a uno studio sull’andamento dell’industria manifatturiera a zero emissioni nei Paesi membri pubblicato martedì 14 gennaio la Commissione europea aveva infatti scritto che «i finanziamenti del Pnrr possono colmare le lacune» nelle politiche di bilancio dell’Italia, «ma i ritardi nella sua attuazione causano ulteriori rischi» per la crescita economica. L’Italia, veniva aggiunto, «fa grande affidamento sui finanziamenti pubblici per sostenere» la crescita, «ma con l’aumento del debito pubblico lo spazio» fiscale «è limitato».
Fonte: Il Sole 24 Ore