Cattolici e riformisti danno la sveglia a Schlein: senza centro non si vincono le elezioni

Cattolici e riformisti danno la sveglia a Schlein: senza centro non si vincono le elezioni

«Se si vuole vincere le elezioni c’è bisogno della sinistra e di una parte che va al centro. Dentro il Pd o fuori? Questo si vedrà. So che il Pd è l’àncora di questo movimento, ma non basta». Il padre dell’Ulivo e prima tessera del Pd Romano Prodi lo dice chiaro e tondo, alla vigilia dei due eventi che tra Milano e Orvieto riuniscono i cattolici democratici e i riformisti del centrosinistra: senza centro non si vincono le elezioni.

Prodi: c’è bisogno di ricominciare e discutere

«La storia non si ripete mai, non c’è bisogno né di un nuovo Ulivo né di un nuovo partito moderato – avverte Prodi -. Se guardiamo le opinioni popolari, destra e sinistra sono quasi uguali. C’è bisogno di ricominciare e discutere, da due anni il centrosinistra è sostanzialmente muto nel senso dei programmi futuri. E’ bene cominciare a discutere ed è bene se nello stesso giorno ci sono due gruppi, anche con opinioni diverse, a Milano e Orvieto. Penso che questo processo democratico dia vitalità ai riformisti».

L’accusa a Schlein

Un’accusa neanche tanto velata alla segretaria del Pd Elly Schlein per aver virato troppo a sinistra l’asse del partito e per essersi chiusa nel suo cerchio magico, così non favorendo il dialogo con e tra le varie anime costituenti del partito: quella che proviene dal Pci-Ds, certo, ma anche quelle che si rifà al cattolicesimo democratico, al socialismo e al pensiero liberaldemocratico. D’altra parte, aveva avvertito un altro grande vecchio del Pd come Luigi Zanda in una recente intervista al Sole 24 Ore (11 gennaio), se nel partito non si discute «è fatale che i democratici si rivolgano altrove».

L’atteso intervento di Ruffini

Lui, Prodi, parlerà in videocollegamento a Milano, dove il senatore dem Graziano Delrio ha organizzato la kermesse di “Comunità democratica” in cui verrà in qualche modo lanciata la possibile leadership di Ernesto Maria Ruffini, fresco di dimissioni dall’Agenzia delle Entrate in polemica con il governo di destra-centro, come federatore dell’area dei cattolici democratici. Tra gli oratori anche l’ultimo segretario popolare, Pierluigi Castagnetti.

Gentiloni a Orvieto

Contemporaneamente a Orvieto si riunirà l’annuale assemblea di Libertà Eguale, l’associazione nata ben 25 anni su iniziativa di Enrico Morando, Giorgio Tonini e Stefano Ceccanti fa per riunire ben prima della nascita del Pd i riformisti di varia estrazione: ospite d’onore, nella città umbra, l’ex premier ex ex commissario Ue Paolo Gentiloni. I due eventi sono anche idealmente collegati: in tarda mattinata l’intervento di Castagnetti si potrà seguire in videoconferenza a Orvieto, e subito dopo a Milano i partecipanti al convegno di Comunità democratica potranno seguire l’intervento di Tonini.

Fonte: Il Sole 24 Ore