Centomila controlli e 15mila migranti soccorsi: i numeri 2024 della Guardia costiera

Oggi, 159 anni fa, Vittorio Emanuele II firmava il regio decreto che istituiva il Corpo amministrativo e tecnico delle Capitanerie di porto. Obiettivo: affidare a un’unica amministrazione la disciplina della navigazione e dei porti. Anno dopo anno, progresso dopo progresso, la Guardia costiera è diventata ciò che è: una colonna di 11mila uomini e donne al servizio del mare e dei porti. Dai migranti soccorsi in mare alle ispezioni sulle navi, le Capitanerie uniscono alle missioni tradizionali la necesstà di affrontare le sfide della contemporaneità: sostenibilità, digitalizzazione, nuove minacce.

In sei mesi più di 15mila vite salvate

Nei primi sei mesi di quest’anno le persone soccorse in mare, in 364 eventi Sar (Search and rescue), sono state 15.690. Tra bagnanti, diportisti, subacquei e marittimi sono state salvate altre 555 vite umane. Si tratta dell’attività più nobile svolta dalla Guardia costiera, ma certamente non dell’unica. Le ispezioni «Port State Control» per la verifica degli standard di sicurezza e di tutela ambientale delle navi straniere approdate nei porti nazionali sono state ad esempio 730 su 714 navi straniere, delle quali 85 sono state detenute e tre bandite dai porti dell’Unione europea.

I controlli su pesca e ambiente

I fari sulle attività economiche e la difesa dell’ambiente sono sempre accesi. I controlli sulla filiera della pesca sono stati 50.950, con 391mila prodotti sequestrati e 4,65 milioni di euro di sanzioni erogate. Oltre 61mila, invece, le verifiche ambientali, con 1.072 illeciti contestati (549 amministrativi e 523 penali) e 178 sequestri, per più di 214mila metri quadrati di aree. Le missioni per l’ambiente eseguite dai mezzi aeronavali della Guardia costiera sono state in tutt 1.887. Per il diporto, sono stati rilasciati 1.477 bollini blu ed effettuati oltre 10mila controlli, con oltre mille violazioni contestate.

Salvini: «Custodire la specialità della Guardia costiera»

L’evento celebrativo del 159° anniversario si è tenuto giovedì scorso sull’Appia Antica, alla presenza del ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, e del viceministro Edoardo Rixi. «La Guardia costiera – ha commentato Salvini – è una risorsa preziosa per il Paese, di cui va custodita l’autonomia, la professionalità e la specialità». Di «progressi incredibili» compiuti dal Corpo ha parlato il comandante generale, l’ammiraglio Nicola Carlone, che ieri ha presenziato alla cerimonia militare presso la sede del Comando generale. «Fate un lavoro straordinario – ha detto rivolgendosi al personale schierato – non di rado in condizioni difficilissime. Grazie per tutto l’impegno e l’abnegazione».

Sistema mare asset strategico

Non è mancato un momento di confronto su “Il sistema mare e la Guardia costiera come asset strategico per il futuro del Paese”, a cui hanno partecipato il presidente di Assoporti, Rodolfo Giampieri, il numero uno di Assarmatori, Stefano Messina, il presidente di Confitarma, Mario Zanetti, e di Federagenti, Alessandro Santi. Tutti concordi sul ruolo chiave che le Capitanerie svolgono a sostegno dell’economia del mare.

Fonte: Il Sole 24 Ore