Chef Express (Cremonini): «Ristorazione green e catena di fornitura al 100% italiana. Pronti a nuove aperture»
Sostenibilità come asset strategico del business e parte del valore economico dell’impresa considerando tutta la catena di fornitura 100% italiana con diversi progetti che valorizzano il territorio e con attenzione al sociale.
Questa la filosofia di Chef Express, la società del Gruppo Cremonini attiva nei servizi di bar, ristoranti e fast food con oltre 400 punti vendita.
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L’amministratore delegato Cristian Biasoni racconta a SustainEconomy.24, report de Il Sole 24 Ore Radiocor e Luiss Business School, l’impegno su ristorazione green, economia circolare e risparmio energetico. E le sfide post Covid a partire dalla scelta ‘con coraggio’ di confermare le nuove aperture e programmarne altre.
Filiera, prodotti, packaging e sensibilità del cliente. Quanto si è inserita la sostenibilità nel mondo della ristorazione?
«Tutte le attività e gli obiettivi di sviluppo del Gruppo Cremonini sono basati su processi che integrano la dimensione sociale, ambientale ed economica, con un percorso ventennale iniziato in Italia nel settore produzione e progressivamente esteso a quello della distribuzione e della ristorazione. Grazie alle caratteristiche del business alimentare e prima ancora che si concretizzassero gli SDG dell’Onu, il nostro Gruppo ha sempre approcciato i temi della sostenibilità in modo pragmatico, considerandoli come asset strategico del business e parte del valore economico dell’impresa. Chef Express, in particolare, operando nell’ambito dei servizi, deve necessariamente considerare tutta la catena di fornitura. L’azienda ha, pertanto, avviato un programma di engagement con i principali fornitori, in modo da condividere gli obiettivi e, soprattutto, poter mettere a sistema dati precisi in vista della stesura del Bilancio di Sostenibilità. Per l’aspetto della sostenibilità sociale, Chef Express ha definito una Politica di Responsabilità Sociale, secondo lo standard internazionale SA8000 certificata da un ente terzo indipendente, che assicura non soltanto l’impegno dell’azienda nella lotta al lavoro minorile, al lavoro forzato e alla discriminazione, ma tutela la salute e sicurezza e la libertà di associazione. L’impegno prosegue ovviamente sul Punto di Vendita, accompagnando anche l’evidente nuova sensibilità dei nostri clienti: riduzione della plastica, utilizzo di materiali riciclabili, biodegradabili e compostabili, raccolta differenziata, lotta allo spreco grazie agli accordi con associazioni, come il Banco Alimentare, sono attività ormai pienamente integrate nell’operatività dei nostri bar e ristoranti. Per essere concreti: nei nostri Punti di Vendita si trovano un gran numero di prodotti freschi consegnati in giornata, con una catena di fornitura 100% italiana e diversi progetti che valorizzano il territorio e i piccoli fornitori locali».
Fonte: Il Sole 24 Ore