Chi sono Antonio Scurati e Serena Bortone e cosa sta succedendo in Rai

Chi sono Antonio Scurati e Serena Bortone e cosa sta succedendo in Rai

Travolto dal clamore suscitato dallo stop al suo monologo sul 25 aprile, bloccato dalla Rai a 24 ore dalla messa in onda, diventato virale e condiviso perfino da Giorgia Meloni sul suo profilo Facebook, Antonio Scurati, l’autore di “M. Il figlio secolo”, la serie bestseller dedicata al fascismo e a Benito Mussolini, che vedremo prossimamente in tv su Sky, non ha voluto rilasciare interviste sul caso, non ha annullato gli incontri che da tempo aveva in agenda, ma non ha nascosto di avere ora un po’ di paura. «Ti disegnano un bersaglio intorno alla faccia. Poi magari qualcuno che mira a quel bersaglio c’è . Succede, è già successo», ha detto ieri alla “Repubblica delle Idee” a Napoli. Oggi sarà ospite, alle 18,30, alla Fondazione Giangiacomo Feltrinelli a Milano per inaugurare il mese tematico “Democrazia a rischio” in un incontro che lo vedrà in dialogo con Paolo Berizzi, Enrico Deaglio e Angela Mauro, moderati da Lorenza Ghidini.

Attesa per lo scrittore al Salone del Libro

Ma l’appuntamento più atteso con lo scrittore è quello al Salone del Libro di Torino dove, domenica 12 maggio alle 13.30, sarà protagonista di un dialogo con Annalisa Cuzzocrea che guarda al suo ultimo libro “Fascismo e populismo. Mussolini oggi”, uscito nell’autunno 2023 per Bompiani in cui offre una risposta a interrogativi come: Che cosa accomuna il fascismo ai sovranismi di oggi? Qual è la cattiva lezione che Mussolini lascia in eredità?. Per il quarto capitolo di M. – che arriva dopo “M. Il figlio del secolo”, in vetta alle classifiche per due anni consecutivi e vincitore del Premio Strega 2019, in corso di traduzione in quaranta Paesi, cui è seguito nel 2020 “M. L’uomo della provvidenza” e nel 2022 “M. Gli ultimi giorni dell’Europa”, tutti pubblicati da Bompiani – bisognerà aspettare l’autunno 2024 e non c’è ancora un titolo definitivo.

In arrivo il graphic novel a fumetti

Arriva invece in libreria il 7 maggio il graphic novel a fumetti “La seconda mezzanotte’. Il maestro” (Feltrinelli Comics), primo titolo di una serie in tre volumi, da cui è in lavorazione una serie televisiva, ispirata al suo visionario romanzo, ambientato nel futuro, La seconda mezzanotte, uscito nel 2011. Scurati firma la sceneggiatura con Tito Faraci, creatore di storie per Topolino, Dylan Dog. Il character design è Tanino Liberatore, definito da Frank Zappa “il Michelangelo del fumetto”. Siamo nel 2092 e davanti ai tragici esiti dell’emergenza climatica. Venezia è stata devastata da uno tsunami, per poi essere in parte ricostruita da una multinazionale cinese che ha trasformato piazza San Marco in una sorta di Las Vegas post-apocalittica. Qui si svolgono incontri all’ultimo sangue di nuovi gladiatori, guidati dal carismatico Maestro. Un uomo dall’oscuro passato, che nasconde e protegge un segreto nel presente e, forse, nel futuro: violando la legge, ha generato una figlia. Al Maestro e ai suoi allievi, tra i quali emerge il ribelle Spartaco, sono dedicati i tre graphic novel.

Serena Bortone, da “Agorà” al pubblico pop

Giornalista, autrice (è da poco uscito anche il suo primo romanzo, ispirato da fatti e persone della sua adolescenza, “A te vicino così dolce” edito da Rizzoli) e conduttrice, Serena Bortone, romana, classe 1970, professionista che unisce al lavoro tante passioni (fra le altre per letteratura, opera, cinema, viaggi), è cresciuta professionalmente nel servizio pubblico, facendo la classica gavetta. Inizia il suo percorso in Rai nel 1989, all’interno della redazione di “Alla ricerca dell’Arca” condotto da Mino Damato. Negli anni della direzione di Angelo Guglielmi a Rai 3 lavora tra redazione e studio in programmi che variano nei temi dalla comicità, all’approfondimento sociale alla politica: fra gli altri “Avanzi”, “Ultimo minuto”, “Mi manda Raitre”, Telecamere e Tatami. «La Raitre nella quale sono entrata io nel 1989 (avevo 18 anni e facevo l’assistente ai programmi a contratto) non era una rete tv, era una comunità – ha scritto sui social nel 2022, commentando la notizia della morte di Guglielmi – unita dalla condivisione del valore del servizio pubblico e della necessità del racconto della realtà». Nel 2007 guida come responsabile comunicazione e ufficio stampa la campagna per le Primarie del Partito Democratico. Nel 2010 entra nella squadra del programma di approfondimento politico della mattina di Rai 3 “Agorà”, dove, dopo le prime edizioni guidate prima da Andrea Vianello e poi da Gerardo Greco, diventa conduttrice nel 2017. Nel 2020 scommette su un suo appeal più pop l’allora direttore di Rai 1 Stefano Coletta, che la vuole come conduttrice del nuovo contenitore del pomeriggio dell’ammiraglia Rai, “Oggi è un altro giorno”.

La giornalista dallo stile diretto e ironico

«Entrerò in studio come sempre senza un’idea preconcetta, pronta al confronto acceso, perché il bello del pluralismo è anche accalorarsi per un’idea», aveva detto all’Ansa la conduttrice all’esordio del programma, in onda fino a giugno 2023. Per il suo stile diretto e ironico (già emerso ad Agorà), la risata, l’amore per le citazioni di autori famosi e la parlata veloce ricca di intercalari, si guadagna anche l’imitazione quasi simbiotica di Barbara Foria. Gli ascolti la premiano, quindi fa discutere la scelta dell’azienda, nel 2023, con la nuova dirigenza, di cambiare programma e conduttrice per quella fascia sul primo canale, dove arriva a settembre Caterina Balivo con La volta buona. «Il pubblico di Rai1, che mi ha seguito generosamente in questi ultimi 3 anni, sa che ho sempre valorizzato autenticità, libertà e diversità – dice Bortone nell’ultima puntata di Oggi è un altro giorno -. Volevo ribadirlo ancora una volta nel momento in cui li salutavo definitivamente. Nella vita si paga sempre un prezzo« per tutto, ma ci sono valori che per me sono irrinunciabili. In questo senso, non hanno prezzo». Bortone riapproda su Rai 3 con una nuova trasmissione, Chesarà, in onda ogni sabato e domenica alle 20 circa, dove stasera avrebbe dovuto ospitare il monologo di Antonio Scurati sul 25 aprile: «Si propone di essere un programma accogliente – spiega parlando della nuova avventura – mai dogmatico, aperto e curioso – parte sempre dall’attualità e mette al centro le emozioni, le sicurezze e le incertezze che caratterizzano il nostro tempo. Uno spazio di riflessione e ragionamento sulla contemporaneità».

Fonte: Il Sole 24 Ore