Chi sono i ribelli che vogliono conquistare la Siria

Chi sono i ribelli che vogliono conquistare la Siria

Prima Aleppo, poi Hama, infine Homs, obiettivo Damasco. L’avanzata dei ribelli in Siria non sembra arrestarsi. La sigla principale di questa rivolta al presidente siriano Bashar al Assad, della minoranza alawita legata allo sciismo, è Hayat Tahrir al-Sham (HTS), gruppo militante islamista sunnita da anni coinvolto nel conflitto siriano che dura dal 2011, giudicato organizzazione terroristica dagli Stati Uniti, Onu, Turchia. HTS, conosciuta anche come Organizzazione per la Liberazione del Levante, è stata fondata con un nome diverso, Jabhat al-Nusra, nel 2011 come affiliata diretta di Al Qaeda. Nella sua formazione è stato coinvolto anche il leader del più famoso Stato Islamico (IS), Abu Bakr al-Baghdadi. HTS è da sempre considerato uno dei gruppi più efficaci e letali schierati contro il presidente Assad.

Alle origini, nel gruppo prevaleva l’ideologia jihadista sullo zelo rivoluzionario, ciò era in contrasto con la principale coalizione ribelle sotto la bandiera della Siria Libera. Nel 2016, il leader del gruppo, Abu Mohammed al-Jolani, ha rotto pubblicamente con Al Qaeda, ha sciolto Jabhat al-Nusra e ha creato nel 2017 una nuova organizzazione, che ha preso il nome di Hayat Tahrir al-Sham che si è fusa con molti altri gruppi simili. La rottura con al Qaeda è avvenuta a causa delle differenze ideologiche e dell’opposizione all’ISIS.

Al-Jolani è un comandante militare che ha acquisito esperienza come giovane combattente di al Qaeda contro gli Stati Uniti in Iraq durante l’invasione americana prima della sua cattura e prigionia in Iraq. Gli Stati Uniti hanno messo su di lui una taglia di 10 milioni di dollari. n un’intervista alla PBS del 2021, Jolani ha respinto la designazione di terrorista, affermando che il suo gruppo non rappresenta una “minaccia per la società occidentale o europea”.

Da qualche tempo HTS ha stabilito la sua base di potere nella provincia nord-occidentale di Idlib, dove costituisce di fatto l’amministrazione locale, ma i suoi sforzi per legittimarsi sono stati offuscati da presunte violazioni dei diritti umani. È stato anche coinvolto in aspre lotte intestine con altri gruppi.

Non è chiaro cosa vogliano fare adesso, cosa vogliano farne della Siria, ammesso che riescano a conquistare in modo stabile la parte controllata dalle forze di Assad. Dopo la rottura con Al Qaeda, HTS aveva il limitato obiettivo di cercare di stabilire un dominio islamico fondamentalista in Siria piuttosto che un califfato più ampio, come l’ISIS ha tentato di fare senza riuscirci. Fino ad ora non aveva mostrato alcun segno di voler riaccendere il conflitto siriano su vasta scala e rinnovare la sua sfida al dominio di Assad su gran parte del paese.

Fonte: Il Sole 24 Ore