Chip, nuova stretta degli Stati Uniti contro la Cina
Gli Usa hanno introdotto nuovi controlli sulle esportazioni nel tentativo di limitare la capacità della Cina di creare un’industria avanzata dei semiconduttori e di rallentare lo sviluppo dell’intelligenza artificiale con applicazioni militari. Le restrizioni all’esportazione di strumenti di produzione chiave influenzeranno sia le aziende statunitensi che le aziende straniere che utilizzano la tecnologia americana nelle loro apparecchiature per la fabbricazione di chip.
Gli Stati Uniti impediranno anche l’esportazione di memoria avanzata ad alta larghezza di banda (Hbm), un componente fondamentale nei chip dell’Ia, in Cina.
La segretaria al commercio Usa Gina Raimondo ha affermato che i nuovi controlli, che seguono due precedenti ampi pacchetti di misure varati nell’ottobre 2022 e nell’ottobre 2023, sono «rivoluzionari e radicali». «Si tratta dei controlli più severi mai attuati dagli Stati Uniti per ridurre la capacità della Repubblica Popolare Cinese di realizzare i chip più avanzati che sta utilizzando nella sua modernizzazione militare», ha affermato.
Fornitori cinesi nella lista nera
Il dipartimento del commercio aggiungerà anche 140 gruppi cinesi alla «entity list», una lista nera che richiede alle aziende statunitensi e di altri Paesi di procurarsi licenze di esportazione che si prevede saranno praticamente impossibili da ottenere. Gli obiettivi includono produttori di chip, come Semiconductor Manufacturing International Corporation e Huawei, oltre alle aziende cinesi che producono le apparecchiature per fabbricare chip.
Fonte: Il Sole 24 Ore