Chorus Life, Bergamo inaugura il suo «smart district»
Un progetto urbano nato da una visione di un committente illuminato. Un piano di rigenerazione urbana (con un finanziamento privato intorno al mezzo miliardo di euro da parte della famiglia Bosatelli) che ha convertito a Bergamo l’ex area industriale Ote, generando un indotto economico sul territorio di oltre 1 miliardo di euro e, in prospettiva, prevedendo 500 nuovi posti di lavoro. Questo è ChorusLife, che ieri ha aperto le porte alla città, e che è stato realizzato dal Gruppo Polifin e dalle sue controllate: Costim (Impresa Percassi, Gualini ed Elmet) e Gewiss. Una storia che ha visto in campo aziende bergamasche e italiane, eccellenze del Made in Italy, che hanno unito innovazione, qualità e sostenibilità, facendo di ChorusLife un unicum (replicabile nell’idea dei promotori) e simbolo dell’innovazione nell’industria delle costruzioni.
Le origini e il progetto
Questa storia è nata dieci anni fa, da un’idea del cavaliere Domenico Bosatelli e strutturata con il disegno dell’architetto Joseph Di Pasquale. Davide Albertini Petroni, ceo di Costim da gennaio 2024, racconta che «nei progetti di rigenerazione urbana c’è grande responsabilità, e la famiglia Bosatelli ha saputo tradurre fisicamente il concetto di rigenerazione urbana: è stata rilevata un’area industriale dismessa, è stata bonificata, sono state eliminate le terre inquinate, l’ambito è stato dotato di un sistema infrastrutturale, le superfici verdi sono state incrementate e il nuovo distretto – racconta il ceo – è un pezzo di città di elevata qualità architettonica, con servizi, senza barriere, che dialoga con il contesto circostante. Non secondarie le performance energetiche. È un progetto Esg compliant».
Il nuovo smart district è anche il frutto di una collaborazione interistituzionale con Regione, Provincia, Comune e Società TEB e che ha portato alla sottoscrizione nel 2018 dell’Accordo di programma: un atto urbanistico che ha consentito di dare avvio al più importante cantiere privato degli ultimi decenni, nell’area, che testimonia l’efficacia delle sinergie tra pubblico e privato. E il passaggio di testimone dall’ex sindaco Giorgio Gori alla nuova sindaca Elena Carnevali si è colto nel corso della presentazione. «Prende vita uno spazio innovativo che accoglie e invita ad entrare in una parte di città nuova e contemporanea che forse, fino ad oggi, non avevamo ancora e, soprattutto, di queste dimensioni con residenze e attività commerciali, una grande piazza dedicata alla socializzazione e un’arena moderna – racconta la prima cittadina – capace di ospitare eventi e spettacoli che mancavano alla città». Un nuovo epicentro che va nella direzione di una città “policentrica”. La sindaca ha evidenziato la questione degli impatti ribadendo che «è un progetto senza consumo di suolo, con alti standard ambientali, energetici e sociali. Un nuovo luogo dinamico per la città».
I numeri
Oggi ChorusLife comprende un residence con 74 alloggi, primo progetto build-to-rent della città, un hotel quattro stelle superior, 107 camere, con la prestigiosa insegna Radisson, la ChorusLife Arena che può ospitare fino a 6.500 posti con facciate rivestite da una “pelle vibrante” certificata dal Politecnico di Milano e brevettata in collaborazione con l’azienda Gualini – parte del gruppo Costim – che l’ha realizzata e affidata alla gestione del colosso internazionale ASM Global. A tutto ciò si aggiunge una spa urbana ed un centro wellness di 8mila metri quadrati, di prossima apertura (la più grande in Lombardia), attività commerciali e di ristorazione per oltre 10mila metri quadrati e una serie di piazze, caratterizzate da una successione di arcate.
ChorusLife non è solo un traguardo per Bergamo: è un modello replicabile. Le competenze, il know-how e i processi potranno infatti essere esportati in altre realtà urbane. Costim ad esempio ha presentato, in collaborazione con SEA, il Linate Airport District (LAD), che trasformerà l’area adiacente all’Aeroporto di Linate in uno smart district connesso all’Idroscalo. I lavori inizieranno nel 2025 e termineranno nel 2028. Un altro progetto riguarda la riqualificazione dell’area degli ex cantieri navali Rodriquez a Pietra Ligure, per ridisegnare 600 metri di waterfront. Terza iniziativa in pipe line a Trieste, dove Costim ha presentato una proposta di partenariato pubblico-privato per la rigenerazione urbana dell’area del Porto Vecchio.
Fonte: Il Sole 24 Ore