Cina, arriva la proposta di abbassare l’età del matrimonio per aumentare le nascite

Cina, arriva la proposta di abbassare l’età del matrimonio per aumentare le nascite

Abbassare l’età legale per il matrimonio per incentivare le nascite. È una delle proposte al vaglio questa settimana della Conferenza politica consultiva del popolo cinese (CPPCC), uno degli organismi chiave, insieme all’Assemblea nazionale del popolo (ANP), della governance di Pechino.

Una proposta controversa

L’iniziativa, nello specifico, consiste nel portare l’età legale per il matrimonio dagli attuali 22 anni (uomini) e 20 (donne) a 18 anni per entrambi i sessi. L’idea arriva da un professore di econometria dell’Università di Pechino, membro della stessa Conferenza, convinto che questa misura possa contribuire ad aumentare i tassi di natalità, in calo da tempo.

In effetti, la questione della denatalità in Cina è da anni al centro del dibattito pubblico. Nel 2022, la popolazione si è contratta per la prima volta dopo sessant’anni e, secondo gli esperti, la flessione è destinata a proseguire. A favorire questa tendenza non sarebbe solo l’alto costo della vita, ma anche fattori socio-culturali, come la scelta di sposarsi e avere figli in età più avanzata.

Radici storiche dell’attuale età minima

Il limite legale di 22 anni per gli uomini e 20 per le donne fu introdotto intorno al 1980, in concomitanza con la politica del figlio unico, quando il governo di Pechino puntava a frenare la crescita demografica. Con il tempo, la società cinese si è abituata a pianificare con cautela matrimonio e prole, dando priorità allo studio, al lavoro e al consolidamento della propria posizione economica.

Stando ai dati recenti, nel 2020 l’età media alla prima unione coniugale era di circa 29 anni per gli uomini e di 28 per le donne. Per molti osservatori, anche se la legge permettesse di sposarsi a 18 anni, sarebbe improbabile che le abitudini consolidate mutino di colpo: l’elevato costo dell’istruzione di qualità e la competizione nel mercato del lavoro spingono infatti i giovani a posticipare le nozze e la formazione di una famiglia.

Fonte: Il Sole 24 Ore