Cina, la selezione darwiniana schiaccia i margini e fa soffrire i player locali

Cina, la selezione darwiniana schiaccia i margini e fa soffrire i player locali

Battuta d’arresto nel 2024 per i margini di profitto dell’industria automobilistica cinese, a sottolineare le crescenti difficoltà che i produttori, soprattutto nel settore delle auto elettriche (Ev), devono affrontare. Secondo i dati diffusi dalla China Passenger Car Association (Cpca), i margini medi dei produttori locali sono scesi al 4,4%, un calo evidente rispetto al già non brillante 5% registrato nel 2023. Questo dato si posiziona ben al di sotto della media del 6,1% delle imprese industriali a valle (come distribuzione o vendita al dettaglio).

«La riduzione dei costi e il miglioramento dell’efficienza sono diventati imperativi per l’industria automobilistica», ha commentato Cui Dongshu, segretario generale della Cpca. La competizione serrata e i forti tagli ai prezzi hanno messo sotto pressione i bilanci, costringendo molte aziende a rivedere le proprie strategie per sopravvivere alla selezione darwiniana.

Numeri preoccupanti soprattutto a novembre

Tra gennaio e novembre l’industria automobilistica cinese ha registrato un incremento del 3% nei ricavi, raggiungendo 9.500 miliardi di yuan (circa 1.250 miliardi di euro). Tuttavia, i costi sono aumentati del 4%, salendo a 8.300 miliardi di yuan, mentre i profitti complessivi sono calati del 7,3%, scendendo a 413,2 miliardi di yuan (in euro circa 54,3). La situazione è risultata particolarmente critica a novembre, con un crollo dei profitti del 35% e margini ridotti al 3,3%.

L’agguerrita competizione interna ha quindi complicato lo scenario, con numerosi nuovi marchi che lottano per conquistare quote di mercato in un settore in continua espansione, che non vede in difficoltà solo i big stranieri. Colossi come BYD (oltre il 35% del mercato interno) hanno rafforzato la loro posizione, mentre altri, come Jiyue (sostenuta da Baidu e Geely) e Human Horizons (HiPhi), sono stati costretti a chiudere.

Un mercato in crescita, ma a caro prezzo

Nonostante le difficoltà, il settore delle auto a nuova energia (Nev, New energy vehicles, ovvero a batteria e ibridi plug-in) continua a crescere. Le proiezioni del think tank China EV100 indicano che le vendite di Nev in Cina, comprese quelle per l’export, potrebbero toccare i 16,5 milioni di unità nel 2025, con un tasso di penetrazione che supererebbe il 50%. E’ già accaduto nella seconda metà del 2024. Tuttavia, questa crescita è stata in gran parte alimentata da politiche di sussidio che iniziano a mostrare segni di fragilità.

Fonte: Il Sole 24 Ore