
Cina: «Massimo sforzo per la riunificazione pacifica con Taiwan»
La Cina farà «il massimo sforzo» per realizzare una «riunificazione pacifica» con Taiwan, ma adotterà «ogni misura necessaria» a tutela della sua integrità territoriale. La portavoce del ministero degli Esteri Mao Ning, parlando nel briefing quotidiano, ha detto che Pechino è «disposta a fare il massimo per impegnarsi nella prospettiva di una riunificazione pacifica con la massima sincerità», in merito a quanto detto la scorsa settimana dal ministro degli Esteri Wang Yi, secondo cui Taiwan non sarebbe mai stata un «Paese» e che sostenere la sua «indipendenza» significava interferire negli affari interni della Cina.
La Cina soltanto poche ore fa ha avvertito Taiwan sul rischio di aumento delle sue attività militari intorno all’isola. «Quanto più gli elementi dell’indipendenza di Taiwan creeranno problemi, tanto più stretta sarà la corda attorno al loro collo e tanto più affilata sarà la spada sulle loro teste: avvertiamo le autorità del del Partito democratico progressista (al potere a Taipei, ndr) che è meglio fermarsi e tornare indietro, altrimenti se continuano finiranno in un vicolo cieco». Si è espresso in questi termini Wu Qian, portavoce della delegazione dell’Esercito popolare di liberazione e della Polizia armata al Congresso nazionale popolo.
Tutto questo perché esiste «una sola Cina al mondo e Taiwan è una parte inalienabile del suo territorio. Il principio di una sola Cina è il consenso universale della comunità internazionale», ha aggiunto Wu. «Nel 1945, il ritorno di Taiwan al territorio cinese fu il frutto della vittoria della Guerra di resistenza del popolo cinese contro l’aggressione nipponica e della Guerra mondiale antifascista, ed è un fatto storico innegabile. Da qualche tempo, le autorità del Partito democratico progressista hanno intensificato le loro provocazioni separatiste per l’indipendenza di Taiwan nel tentativo di “fare affidamento sugli Stati Uniti affinché cerchino l’indipendenza” e di “resistere all’unificazione con la forza”, il che ha suscitato l’indignazione comune dei compatrioti su entrambe le sponde dello Stretto di Taiwan e sarà sicuramente ritenuto responsabile dalla storia e dalla giustizia», ha rimarcato Wu.
Fonte: Il Sole 24 Ore