Circle si aggiudica bando di digitalizzazione del porto di Trieste
Nuova commessa per Circle, gruppo quotato e specializzato in soluzioni per la digitalizzazione di porti e logistica. La controllata InfoEra si è aggiudicata, in raggruppamento temporaneo d’imprese (Rti) con Circle stessa (5%) e la DataCh Technologies (10%), per un valore di 5,8 milioni di euro, il bando per lo sviluppo e la gestione dei servizi di digitalizzazione dell’Autorità di sistema portuale del Mare Adriatico orientale (porti di Trieste e Monfalcone), in qualità di partner privato della costituenda società mista Pcs newco (che sarà costituita dagli aggiudicatari, insieme all’Adsp).
Verso una società pubblico-privata
Il raggruppamento temporaneo affiancherà, in qualità di partner industriale, la Pcs newco, che proseguirà l’assistenza e lo sviluppo del software che permette a operatori e istituzioni di lavorare sui flussi di merci in entrata e uscita dai porti di Trieste e Monfalcone.
Il valore del contratto aggiudicato, come si è accennato, è di almeno 5,8 milioni di euro per i primi 6 anni, con la possibilità di ulteriori 6 milioni, sempre nei primi 6 anni. Per il settimo anno sono previsti fino a 969mila euro, con un’ulteriore possibile estensione fino a 1 milione. Il valore complessivo massimo del contratto ammonta, quindi, a 13,78 milioni. E il 90% di questo valore rimarrà all’interno del perimetro del gruppo Circle, che ha acquisito InfoEra nel 2018.
Salto tecnologico
«Siamo estremamente soddisfatti – afferma Luca Abatello, presidente e ad di Circle group – di questo risultato. L’implementazione dei sistemi innovativi previsti nei prossimi 6 anni, in grado di eliminare completamente i documenti di viaggio cartacei, introdurre sistemi di intelligenza artificiale e ottimizzazione, federare tutti gli attori e fornire ulteriore efficacia ai clienti del sistema, contribuirà a consolidare il sistema logistico del porti di Trieste e Monfalcone tra le eccellenze europee. Questo salto tecnologico consentirà di far evolvere l’attuale modello operativo, riducendo significativamente sia i tempi di transito che i costi di gestione».
Sulla base di progetti analoghi già realizzati, conclude, «stimiamo un risparmio davvero importante, includendo la riduzione dei costi legati alle attività manuali ripetitive, grazie alla digitalizzazione e alla completa dematerializzazione dei documenti di trasporto lungo tutta la filiera, a monte e a valle».
Fonte: Il Sole 24 Ore