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Circolare Inps: il lavoratore può riscattare sempre i contributi non versati
Il lavoratore che abbia periodi di contribuzione obbligatoria non versati dal datore di lavoro può versarli all’Inps anche dopo la prescrizione per chiedere la costituzione della rendita vitalizia per quei periodi. Lo spiega l’Inps con una circolare nella quale chiarisce la nuova regola introdotta con il Decreto lavoro.
La regola introdotta con il decreto Lavoro
“A decorrere dall’entrata in vigore della legge n. 203 del 2024 (12 gennaio 2025) – spiega l’Inps – si introduce un nuovo diritto, spettante esclusivamente al lavoratore e ai propri superstiti, di chiedere la costituzione della rendita vitalizia, con onere interamente a proprio carico, per i contributi omessi dai datori di lavoro e prescritti”.
L’aggiunta sulla rendita vitalizia
Il decreto lavoro introduce un settimo comma all’articolo 13 della legge del 1962 sulla rendita vitalizia. “Il nuovo diritto, prosegue l’Inps, è attribuito al lavoratore, in via esclusiva e non sostitutiva del datore di lavoro, e sorge solo quando sia prescritto il diritto di chiedere la rendita vitalizia, ovvero quando la rendita vitalizia non possa più essere richiesta all’Istituto né dal datore di lavoro ai sensi del comma primo né dal lavoratore ai sensi del comma quinto in sostituzione del datore di lavoro”.
Fonte: Il Sole 24 Ore