Clima, ecco dove hanno sede le aziende europee più allineate al green per fatturato
1) contribuire in maniera sostanziale ad almeno uno dei 6 obiettivi della tassonomia
2) non produrre significativi impatti negativi su nessuno degli altro obiettivi
3) soddisfare le salvaguardie minime sui diritti umani (Linee guida Ocse/principi guida Onu).
I risultati del report di EY
Bruxelles chiede che la percentuale di ammissibilità e di allineamento venga calcolata in percentuale sulla base di 3 indicatori: fatturato (turnover) appunto, spese in conto capitale (Capex) e spese operative (Opex).
Il Barometro di EY segnala che in media, in termini di fatturato il 25% delle aziende monitorate è ammissibile e l’8% è allineato; a livello di Capex, in media il 36% è ammissibile e il 15% è allineato; infine sul versante Opex il 28% è ammissibile e il 12% è allineato. «I consigli d’amministrazione delle aziende sono chiamati a puntare a un maggiore allineamento alla tassonomia – ricorda Roberto Giacomelli, EY climate change and sustainability services leader in Italia –, sapendo che potranno attingere, per i propri piani di investimento, dai finanziamenti del Pnrr e dalle altre forme di green finance pubbliche e private. Non solo. I finanziamenti per aumentare l’allineamento alla tassonomia europea potranno essere forniti anche dal framework dei green bond europei».
Revisione contabile e difficoltà interpretative
Nel barometro di EY vi sono due ulteriori elementi da considerare. Soltanto il 19% delle aziende monitorate ha scelto di sottoporre a revisione il documento sulla tassonomia. Da segnalare che la trasparenza sull’ammissibilità e sull’allineamento è obbligatoria sulla base delle normative Ue. Non è obbligatorio invece essere allineato: bisogna però rendere conto al mercato delle proprie scelte con tutte le conseguenze reputazionali del caso.
«Essere allineati a tali criteri – spiega Giacomelli – non è obbligatorio ma per le aziende rappresenta un’opportunità di rilievo per dimostrare il proprio impegno sulle tematiche di sostenibilità».
Fonte: Il Sole 24 Ore