Codacons: nel 2024 bollette nel mercato libero calate del 25%

Codacons: nel 2024 bollette nel mercato libero calate del 25%

Nonostante l’assestamento dell’inflazione, che nel 2024 ha registrato una crescita annua del +1%, alcuni beni e servizi continuano a registrare sensibili rincari, pesando in modo non indifferente sulle tasche delle famiglie italiane. Ma, sottolinea il Codacons, che ha analizzato voce per voce l’andamento annuo dei listini al dettaglio dei vari prodotti e servizi che compongono il paniere Istat sull’inflazione, sull’altro lato della classifica, tra le voci che lo scorso anno hanno segnato il più marcato calo dei prezzi, ci sono l’energia elettrica sul mercato libero, in discesa del 25,7% su anno, seguita dall’energia sul mercato tutelato (-24,2%), rimbalzo tecnico dopo la forte impennata delle tariffe registrata tra il 2022 e il 2023.

Tra i beni i cui listini al dettaglio scendono di più figurano anche gli apparecchi per la telefonia mobile (-17,4%), l’olio di semi (-13,2%) che però nell’ultimo biennio aveva registrato rincari record, computer portatili, palmari e tablet (-11,9%), gas naturale (-11,6%).

Il prezzo dell’olio d’oliva è cresciuto del 30% in un anno

Il record dei rincari per il 2024 spetta all’olio d’oliva che, rispetto all’anno precedente, registra un aumento medio dei prezzi del 30%, spiega l’associazione dei consumatori. Al secondo posto della classifica troviamo i pacchetti vacanza nazionali, che su base annua salgono del 16,6%, al terzo posto i supporti per la registrazione di immagini, suoni e video (+10,7%). Aumentano di oltre il 10% i gioielli, mentre i biglietti delle manifestazioni sportive rincarano del 9,8%; la frutta con nocciolo (albicocche, ciliegie, pesche, prugne ecc.) sale del 9,8%, le assicurazioni connesse alle abitazioni del 9,3%, i frutti a bacca (uva, fragole, frutti di bosco, ecc.) del 9,1%, i servizi ricreativi e sportivi dell’8,8%. Chiude la top ten dei rincari la voce servizi di alloggio in altre strutture (b&b, case vacanza, ecc.) con una crescita media del +7,3%.

Il confronto nel biennio

Se però si analizza l’andamento dei prezzi nell’ultimo triennio, si scopre che per alcune voci i rincari sfiorano o addirittura superano quota 100%. È il caso dell’energia elettrica sul mercato libero che, nonostante il calo registrato lo scorso anno, segna nel periodo 2022-2024 un incremento complessivo del +108,2%. Al secondo posto della classifica dei rincari triennali si piazzano i biglietti dei voli europei (+99,5%), al terzo posto i voli internazionali (+89,6%). In tre anni l’olio d’oliva rincara complessivamente del 72,7%, i voli nazionali del 56,3%, il gas del 55,7%, lo zucchero del 46,1%, il riso del 43,1%, il burro del +37,6%. Fuori dalla top ten rincari pesanti anche per le patate (+37,6%), i pacchetti vacanza (+36%), margarina e altri grassi vegetali (+34%), alberghi e motel (+32,9%). Sull’altro lato della classifica, la voce che registra il più forte decremento in tre anni è quella relativa agli apparecchi per la ricezione e riproduzione di immagini e suoni (-36,4%), seguita dagli apparecchi per la telefonia mobile (-29,5%), Test di gravidanza e dispositivi meccanici di contraccezione (-15%), Apparecchi fotografici e informatici (-14,1%), apparecchi per la pulizia della casa (-13,1%), pc, tablet e palmari (-9,8%), conclude il Codacons.

Fonte: Il Sole 24 Ore