Codice della strada, dagli uffici sanitari alle sospensioni brevi: cosa cambia per i Comuni

Codice della strada, dagli uffici sanitari alle sospensioni brevi: cosa cambia per i Comuni

Non bastano le rassicurazioni del ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, su una circolare di chiarimento in arrivo: il «qualche giorno di assestamento e difficoltà di approccio iniziale» da lui indicato, rischia di avere tempi ben più lunghi. Lo sanno bene le forze di polizia locale che, da sabato 14 dicembre, potranno trovarsi per esempio a dover annotare violazioni e sospensioni della patente senza poter inserire il provvedimento nel sistema informativo della motorizzazione. Ma andiamo con ordine.

Le minisospensioni

Tra le novità introdotte dal nuovo Codice della strada ci sono le cosiddette “minisospensioni” (note anche come sospensioni brevi), cioè sospensioni della patente dai 7 ai 30 giorni, a seconda del caso, per i conducenti con meno di 20 punti. La casistica è varia: si va dal mancato rispetto di alcuni divieti al non dare precedenza, passando per il non utilizzo delle cinture, l’uso del telefono, la mancata precedenza ai pedoni o il passaggio con semaforo rosso.

A differenza di una normale sospensione, questi provvedimenti (tranne quello per violazioni su cinture e seggiolini) non devono passare dal prefetto, ma possono essere presi direttamente dagli agenti di polizia, che sono tenuti a segnalare la minisospensione sul verbale e ad annotarla nell’Anagrafe nazionale degli abilitati alla guida (Anag). Cosa non semplice – segnalano gli operatori – dato che i corpi di polizia locale non sono abilitate a inserire modifiche nel sistema informatico Anag.

Dotazioni sanitarie

Non solo: l’operatività dei vigili incontra ostacoli anche nell’attuazione della punibilità anche per chi ha nell’organismo tracce di sostanze stupefacenti o psicotrope, anche se al momento di guidare non è in stato di alterazione. Così diventa ancora più importante il test di positività, eseguito da laboratori certificati con le regole tecniche degli accertamenti di tossicologia forense. Occorreranno più di prima uffici sanitari mobili o accordi con i presidi sanitari territoriali.

E, se è vero che da tempo le amministrazioni comunali si stanno muovendo per farsi trovare pronte, è altrettanto vero che rimangono ancora pochi giorni prima che il nuovo Codice entri in vigore. «Ci stiamo attivando per fare convenzioni sanitarie in modo da rendere efficace la norma», dice l’assessore alla sicurezza del Comune di Milano, Marco Granelli, riguardo al prelievo dei campioni di saliva.

Fonte: Il Sole 24 Ore