Codice rosso per lo sfregio permanente anche se la violenza è tra donne

Codice rosso per lo sfregio permanente anche se la violenza è tra donne

Nel caso di uno sfregio permanente sul volto si applica il Codice rosso anche quando la violenza avviene tra donne. La legge 69/2019, tesa a contrastare la violenza domestica e di genere, prevede, infatti, un’aggravante speciale in caso di deformazioni permanenti che scatta quando il reato viene commesso «da chiunque contro chiunque altro». La Corte di cassazione respinge così il ricorso di una donna che in un impeto di gelosia aveva, con un morso, staccato metà del padiglione auricolare ad un’altra donna. Lesione che comportava una deformazione del volto permanente, punita dal Codice rosso (articolo 583-quinquies), con una pena che va dagli 8 ai 14 anni, rispetto a quella originaria che oscillava dai tre ai sette anni. Un giro di vite notevole, voluto dal legislatore proprio sull’onda di episodi sempre più gravi, con conseguenze sempre più pesanti, che si consumano spesso tra le mura di casa. E proprio questa è la carta che cerca di giocarsi la difesa dell’imputata, che aveva messo in atto un’aggressione nella pubblica via nei confronti di una persona dello stesso sesso. Circostanze che, ad avviso del legale della donna, impedivano di applicare il Codice rosso “dedicato” alla violenza di genere.

Pene molto più severe

Per la Cassazione però è proprio la necessità di tutelare le vittime maggiormente vulnerabili dalla violenza di genere e domestica che ha indotto il legislatore ad inasprire le pene, introducendo con l’occasione anche l’articolo 583-quinquies, che punisce più duramente chi provoca con la sua brutalità delle deformazioni al viso che durano per sempre. Questo vale – avverte la Suprema corte – da chiunque l’azione sia commessa «in danno di alcuno», scatta così un reato comune sia rispetto all’autore che alla persona offesa. Il Codice rosso ha poi previsto che la relazione affettiva tra vittima e “carnefice” siano un’ulteriore motivo per far lievitare ancora di più la pena. Un trattamento particolarmente severo per i casi di violenza di genere e domestica, in linea con quanto previsto dalla Convenzione di Istanbul.

 

Fonte: Il Sole 24 Ore