Colao: nelle università molta ricerca ma pochi brevetti

«Bisogna partire dalla ricerca universitaria per spingere l’innovazione. I nostri atenei producono molta ricerca, ma pochi brevetti. Nel rapporto Draghi proponiamo di rinforzare il mondo della ricerca innovativa per attirare gli imprenditori. Vogliamo trasformare gli inventori in innovatori e gli innovatori in investitori». Lo ha detto l’ex ministro per l’Innovazione tecnologica e la transizione digitale, Vittorio Colao, parlando ad Amici e nemici su Radio 24 del rapporto Draghi. Un tema caldo sul quale mercoledì 18 il Sole 24 Ore publicherà uno speciale.

Spingere l’innovazione

Per Colao «la prima cosa da fare per sviluppare l’innovazione è creare un ambiente più favorevole ai capitali privati. In Ue – ha aggiunto l’ex ministro – abbiamo un maggiore risparmio rispetto agli Usa, che però investiamo in debito pubblico. L’Ue ha anche vincoli prudenziali che rendono difficile l’investimento di capitali a rischio. Il Rapporto propone di iniziare ad allentare queste regole e iniziare a prendere qualche rischio, ad esempio facendo delle linee guide per i fondi pensione dei vari Paesi». Sempre allo scopo di agevolare l’innovazione «nel Rapporto proponiamo di creare uno statuto per start up innovativa europea basata su identità digitale unica a regime semplificato che possa operare in tutta Europa liberamente senza dover creare delle filiali».

Debito condiviso nell’Ue per aumentare la crescita

Sempre secondo l’esperto «fare debito dovrebbe servire a investire per aumentare il tasso di crescita dei paesi. Investire oggi nel digitale, ad esempio, aiuta a realizzare un equilibrio futuro. Vorremmo creare a livello europeo un debito condiviso su trasporto dell’energia e Ai, che crediamo rispecchi di più il progetto politico europeo. Più debito a patto che sia per investimenti e su progetti totalmente condivisi».

Collaborare con le grandi piattaforme

Per Colao «la collaborazione con le grandi piattaforme è un tema di bilanciamento che deve passare anche attraverso la condivisione dei costi dello sviluppo. Cerchiamo di creare regole per gli acquisti pubblici che favoriscano la crescita e l’aggregazione di soggetti e grandi piattaforme europee».

C’è bisogno di indipendenza energetica

Secondo Colao «abbiamo bisogno di indipendenza energetica, quindi di produrre più energia pulita, e ciò richiede grandi investimenti. I Paesi Ue dovrebbero digitalizzare e investire insieme. Anche qui bisogna pensare a debito comune e coinvolgimento del privato in quanto digitale, tecnologia e transizione energetica vanno mano nella mano in Ue».

Fonte: Il Sole 24 Ore