Come cambia il nostro shopping nei centri commerciali
Il desiderio di tornare a fare acquisti nei centri commerciali è nei numeri: i dati sui flussi dei visitatori registrati nelle prime tre settimane dalla riapertura nei giorni festivi e pre festivi segnano un +23,8% rispetto allo stesso periodo del 2020 (Fonte Cncc). «L’incremento del commercio online, che nel 2020 ha raggiunto una penetrazione sul totale pari all’8%, non minaccia particolarmente la sopravvivenza del commercio fisico, anzi: nel futuro dei consumatori continuerà a prevalere l’esperienza fisica, rafforzata da quella “digitale”», recita un report di Cushman & Wakefield.
Il report fotografa l’esperienza del consumatore nei primi mesi del 2021, relativa a 32 centri commerciali su tutto il territorio nazionale, per un totale di un milione mq di Gla e circa 2.600 negozi.
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Relativamente agli acquisti nel futuro, oltre il 50% dei clienti intervistati continua a dare una preferenza maggiore al negozio. Il 59% del campione ha dichiarato che con il ritorno alla normalità continuerà a fare acquisti nei negozi. In particolare, il 38,5% dei rispondenti farà più acquisti nei luoghi fisici e un 20,5% li effettuerà esclusivamente in negozio a fronte di un 13,2% che li farà solo on line.
«La risposta di quasi 13.000 persone intervistate per questa indagine – afferma Lamberto Agostini responsabile dei dipartimenti PDS e Asset Services per Cushman & Wakefield in Italia – fa ben sperare per la seconda parte dell’anno, dove ci aspettiamo un rimbalzo nei consumi nei centri commerciali guidato dal desiderio di tornare a frequentare i luoghi fisici di riferimento, favorito anche dall’elevato livello di risparmi accumulato in questi mesi di restrizioni».
Se dopo il primo lockdown l’attenzione dei clienti era focalizzata prevalentemente sui temi della sicurezza, ora emerge maggiormente il desiderio di tornare a fare shopping nei centri commerciali. Infatti circa un 40% degli intervistati non ha cambiato abitudini di acquisto rispetto ad una situazione non “compromessa” dal Covid mentre un altro 40% non ha rimpiazzato gli acquisti persi nel weekend: c’è chi ha preferito non spendere (21,2%) e chi ha diminuito la frequenza di visita non potendo usufruire dei weekend (19,8%). Solo un 5% degli intervistati ha dichiarato di aver sostituito il centro con i negozi di vicinato mentre il 14% ha dichiarato di aver supplito la perdita con acquisti online.
Fonte: Il Sole 24 Ore