Come cambierà il modo di fare la spesa? Ecco i 10 trend del post-covid
5. Qualità sempre, anche nei primi prezzi
I consumatori sono sempre più esigenti e, benché più attenti alla convenienza (il 18% degli italiani dichiara che passerà a prodotti alimentari più economici), non sono disposti a cedere sulla qualità. Anzi, si aspettano una qualità maggiore anche nei prodotti che appartengono alle fasce di prezzo entry level. Il 26% di quelli intervistati nel report vuole sì risparmiare sullo scontrino della spesa ma chiede anche prodotti più sostenibili e sani.
6. La salute al primo posto
Con la pandemia si è accelerata la tendenza già in atto verso i prodotti alimentari più sani, sostenibili e biologici, ma anche considerati sicuri, perché confezionati in pack protettivi. E in questo gli italiani hanno dimostrato una sensibilità superiore del 12% alla media europei: il 32% si impegnerà a comprare e mangiare in modo più salutistico. Un fenomeno che non si è affatto esaurito con il 2020, visto che il 30% dei consumatori è disposto a spendere di più quest’anno per un’alimentazione sana e sicura.
7. Italiano è buono, locale è meglio
Venti italiani su 100 dichiarano che quest’anno compreranno meno prodotti alimentari d’importazione. Mentre 31 su 100 aumenteranno gli acquisti di alimenti regionali o locali. La tendenza è chiara: siamo tra gli europei più affezionati alle produzioni agroalimentari nazionali e meno interessati al melting pot gastronomico.
8. La sostenibilità resta importante
Lo tsunami provocato dal Covid-19 l’ha un po’ offuscata rispetto agli anni precedente ma non l’ha scalzata dalla scala valoriale dei consumatori. Quasi uno su cinque, infatti, intende spendere di più quest’anno per acquistare prodotti sostenibili e in questo gli italiani sono in prima linea: il 16% è pronto a pagare di più per comprare alimenti eco-sostenibili (+9% rispetto alla media europea).
9. Il ritorno degli alimenti ready-to-eat
Nel 2020 gli italiani si sono scoperti, giocoforza, come chef domestici. Lo hanno fatto anche con piacere e soddisfazione, ma dopo un anno cominciano a essere stanchi e a cercare prodotti alimentari a maggior contenuto di servizio. Un trend destinato a crescere, tanto che il 34% dei Ceo ha indicato come priorità assoluta il mondo degli alimenti pronti, i cosidetti convenience food.
Fonte: Il Sole 24 Ore