come le Casse di previdenza sostengono la genitorialità”
Il sostegno alla maternità e alla genitorialità è una delle direttrici su cui nel tempo si è sviluppato il welfare delle Casse di previdenza private per i professionisti ordinistici. A fare i conti complessivi è il rapporto 2024 di Adepp (l’associazione delle Casse previdenziali) sul welfare: nell’anno appena concluso questi enti hanno erogato 23,9 milioni per interventi a favore della genitorialità e della conciliazione vita-lavoro su un totale di 212 milioni di euro di welfare integrativo.
In pratica questa voce ha assorbito l’11% del totale, mentre la parte del leone la svolgono i 96 milioni stanziati per l’assistenza sanitaria integrativa. Ma anche questa comprende una voce dedicata alla maternità: l’assistenza integrativa di Emapi ha un pacchetto dedicato con rimborsi fino a 2mila euro.
In realtà, le professioniste chiedono misure di conciliazione vita-lavoro per tutta la carriera. Come spiega Tiziana Stallone, biologa, presidente della cassa di categoria (Enpab), nonché vicepresidente dell’associazione delle Casse, Adepp: «Tra le biologhe – dice – il più alto tasso di abbandono, pari al 20% è tra zero e quattro anni di vita del bambino.
Dopo, il lavoro riprende e si recupera fino all’80% del reddito pre-maternità. Uno studio Adepp dimostra come le professioniste dedichino sei ore in media al lavoro rispetto alle otto dei colleghi. Vanno quindi sostenute – aggiunge – per tutta la carriera». Stallone pensa a bonus per centri estivi o per i caregiver.
Le iniziative
Variano da Cassa a Cassa. Ognuna le ha delineate nel proprio regolamento di assistenza, almeno per la parte di regole e requisiti di accesso. Il budget, però, varia di anno in anno, in base alle stime sulla contribuzione (perché anche il welfare è del tutto autofinanziato dagli stessi professionisti).
Fonte: Il Sole 24 Ore