come progettare eventi interattivi e sostenibili”

Grande attenzione inoltre viene attribuita a cause sociali e temi legati alla sostenibilità ambientale. I giovani Z mostrano particolare consapevolezza, infatti, rispetto alle problematiche sociali, politiche ed ambientali, esprimendo maggiore preferenza per marchi o cause che riflettono valori come l’inclusività e la diversità, sia culturale che di genere. Questa generazione è più aperta e accogliente di quelle precedenti nei confronti di tutte le identità, complice la connettività globale che ha facilitato lo sviluppo di una visione del mondo ampia e cosmopolita, con un interesse per le culture diverse e una forte presenza in movimenti globali.

Rispetto al mondo del lavoro e dell’educazione, diverse ricerche dimostrano che la GEN Z mostra pragmaticità e preferenza verso percorsi formativi che offrano competenze pratiche e applicabili direttamente nel lavoro, esprimendo, naturalmente, preferenza per modalità di apprendimento online e che diano loro certificazioni specifiche. Molti sono attratti da opportunità di lavoro flessibili e remote, che garantiscano una certa stabilità e valutano positivamente i datori di lavoro che offrono un equilibrio tra vita lavorativa e privata.

Considerare le aspettative della GenZ

Alla luce di tutto quanto detto finora, possiamo domandarci: quali sono le aspettative future della GEN Z che dobbiamo sempre più prendere in considerazione ai fini di un loro coinvolgimento nei nostri eventi aziendali?

Sicuramente occorre pensare ad eventi che offrano esperienze interattive e il più possibile coinvolgenti, ovviamente anche virtuali o ibride. Eventi che siano sostenibili, che promuovano ad esempio zero sprechi, utilizzo di materiali riciclati e addirittura – perché no – che offrano loro la possibilità di raggiungere la location con mezzi pubblici gratuiti o scontati.

E’ importante prevedere esperienze che vedano il coinvolgimento di influencer, che vengono sempre più visti e vissuti come fonti autentiche di consigli e recensioni. Più raccontiamo a questo target esperienze autentiche, storie reali con brevi video, possibilmente tramite social come Istagram, Tiktok o Youtube, con una comunicazione chiara e trasparente a supporto di messaggi sociali o educativi, più probabilità abbiamo di farci ascoltare e suscitare interesse. Perché non pensare ad esempio ad attività pratiche come laboratori di riciclo creativo, esplorazioni di ambienti naturali attraverso realtà aumentata, performance di artisti emergenti, mostre di arte digitale su temi ambientali o sociali?

Fonte: Il Sole 24 Ore