Come si misura la longevità di televisori, lavatrici e telefonini? Ecco alcune classifiche
Esistono anche le classifiche che misurano quanto un oggetto tecnologico è riparabile. In Francia dall’anno scorso è nata una pagella con tanto di etichetta. Ad ogni nuovo prodotto elettrico ed elettronico viene assegnato un punteggio su una scala da 0 a 10 in modo da essere ben visibile al consumatore. L’indice tiene conto di numerosi parametri come durata, disponibilità della documentazione tecnica; facilità di smontaggio, disponibilità sul mercato dei pezzi di ricambio e tempi di consegna. Viene anche misurato il rapporto tra il prezzo di vendita delle parti e quello del dispositivo.
L’indice de reparabilité ha un sito (https://www.indicereparabilite.fr/), ci trovate non solo smartphone ma anche elettrodomestici, computer, tablet, televisori e prodotti elettronici per il giardinaggio. Non è aggiornatissimo, mancano moltissimi prodotti ma c’è una classifica. Tra i voti più alti troviamo gli smartphone francesi Athesi, il modello Athesi RT55 si è “meritato” un nove su dieci. I Google Pixel 6 raggiungono la sufficienza, 6,3 per il Pro e 6,4 quello normale, come anche l’iPhone 13 Pro (6,2) mentre il Samsung Galaxy S21 ottiene un ottimo 8,2.
L’iniziativa non è piaciuta alla DigitalEurope, l’associazione che rappresenta l’industria della tecnologia digitale europea, che si è detta preoccupata di una eccessiva frammentazione del mercato. Inoltre gli indici di riparabilità francesi non sono frutto di valutazioni terze parti, ma di chi progetta i dispositivi. Le informazioni, per capirci, le prendono dai produttori.
Diverso è invece l’approccio di iFixit che in sostanza valuta la riparabilità dopo aver smontato l’apparecchio, con un punteggio che va anche in questo caso da 0 a 10. Lo 0 significa che il dispositivo non è riparabile, 10 indica che è facile da aggiustare. «Il dispositivo – si legge nel sito – deve anche disporre di un manuale di servizio pubblico e gratuito disponibile presso il produttore». Sul sito (https://it.ifixit.com/) trovate nove categorie.
Per restare sullo smartphone ai primi posti troviamo i Fariphone 2 e 3 (manca la valutazione del 4) con un dieci tondo tondo. Per chi non lo conoscesse parliamo di un piccolo produttore nato nel 2013 nei Paesi Bassi che fa della sostenibilità il suo credo e anche per il suo ultimo nato – il Fairphone 4, in vendita online a partire da 579 euro ha puntato in modo deciso su materiali di riciclo e provenienti da fonti responsabili e aree prive di conflitti e sui concetti di modularità e di riparabilità. Costa più degli altri ma promette di essere longevo, sempre a patto di avere la voglia e il tempo di usare cacciaviti e componenti. Buoni punteggi però fanno registrare il Motorola Droid Bionic del 2011 e il Nokia Nokia 8110 4G del 2018.
Fonte: Il Sole 24 Ore