Compagnie aeree, esaurito l’effetto boom post-Covid (e ora abbassano i prezzi)

L’umore sommesso è visibile nell’andamento del prezzo delle azioni delle compagnie aeree. Lufthansa ha perso circa il 26% da inizio anno, ponendo le premesse per il peggiore risultato annuale dal 2020, quello del Covid per intenderci. Air France-KLM è andata anche peggio, con un calo del 39% da gennaio nonostante l’inizio dei Giochi Olimpici in calendario il prossimo 26 luglio, un evento che i parigini cercheranno di evitare. In questo quadro poco rassicurante, fanno eccezione IAG (British Airways, Iberia, Vueling e Aer Lingus) il cui titolo ha guadagnato il 12,% quest’anno sostenuto dalle buone performance del segmento transatlantico verso il Nord e Sud America e la low cost Wizz Air che da inizio anno è in rialzo dell’1,5%: gli analisti ritengono che il mercato dell’Europa dell’Est su cui si focalizza la compagnia europea è meno saturato rispetto ad altri mercati europei. Il settore aereo è notoriamente ciclico e la posizione di vettore low-cost potrebbe consentirle di beneficiare della ripresa della domanda di viaggi nonostante rischi legati al suo indebitamento e alla volatilità del titolo.

La salute del settore sarà messa alla prova la prossima settimana quando il mondo dell’aviazione si incontrerà all’Air Show di Farnborough (Londra). La manifestazione è l’occasione per concludere grandi affari, anche se quest’anno l’esposizione si preannuncia più lenta, dato che Boeing e Airbus sono alle prese con problemi di produzione e, di conseguenza, i produttori si concentrano meno sulle nuove vendite. La stessa Airbus ha annunciato che rivedrà i suoi piani di consegna e produzione, un ulteriore mattoncino negativo sull’industria.

Capacità tornata ai livelli pre-Covid (ma non in Germania)

In generale la ripresa del traffico in Europa continua a oscillare marginalmente al di sotto del 100% rispetto ai livelli del 2019, in ritardo rispetto ad altre regioni. A differenza degli Stati Uniti e della Cina, la ripresa è sbilanciata verso il traffico internazionale. La Germania è il principale paese europeo in cui la capacità è ancora al di sotto dei livelli pre-Covid, mentre il traffico interno in Spagna e Italia si è completamente ripreso rispetto ai livelli del 2019 a circa 115%, con Francia e Regno Unito che si attestano rispettivamente a ~80/90 per cento.

Nel frattempo, lunedì e martedì saranno pubblicati i primi risultati trimestrali delle low cost Ryanair e EasyJet, con indicazioni sulla domanda di viaggi nella fascia economica del mercato. Ryanair ha applicato diverse politiche di sconti per stimolare la domanda e il ceo Michael O’Leary ha avvertito che le tariffe estive saranno più basse di quanto stimato in precedenza. Tuttavia, dato il rapido calo delle azioni delle compagnie aeree quest’anno, gli analisti sono convinti che il peggio per il settore potrebbe essere passato.

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Fonte: Il Sole 24 Ore