«Conciliare profitti e valore per la società si può. Lo dimostra la Pieconomics»

«Conciliare profitti e valore per la società si può. Lo dimostra la Pieconomics»

Fare profitti o creare valore per l’intera società. Un’azienda può sfuggire a questo dilemma? O al massimo può considerarlo un gioco a somma zero, e cercare un compromesso faticoso e sempre insoddisfacente tra due obiettivi nemici fra loro? Alex Edmans, giovane docente di Scienza delle finanze alla London Business School, smonta questo radicato dilemma e assicura – sulla scorta del maniacale lavoro sui dati che caratterizza il suo lavoro – che è possibile creare profitti creando valore per la società. Con quel po’ di attenzione al marketing che ormai è ineludibile anche nella ricerca economica, ha battezzato la sua teoria “Pieconomics”, l’economia della “torta più grande”, da contrapporre alla canonica teoria della “spartizione della torta”.

Edmans l’ha presentata in un Ted Talk da quasi 3 milioni di visualizzazioni, al Forum di Davos, al Parlamento inglese e in un libro per Cambridge University Press, ora pubblicato in Italia da Franco Angeli con il titolo: “Per una torta più grande. Come le grandi aziende possono coniugare scopo e profitti”.

Fra le imprese di livello internazionale dove i profitti non crescono sottraendo valore ai dipendenti, ai clienti, ai fornitori, all’ambiente, alla comunità o ai governi,ma aumentandolo, Edmans cita Merck, Vodafone, Barclays. E nel suo libro arriva a mostrare che esiste un nesso causale tra la performance sociale di una impresa e la sua performance finanziaria.

Professor Edmans, qual è il nocciolo della Pieconomics?

Molti leader aziendali pensano che il valore che un’azienda crea sia una torta fissa che può essere divisa tra stakeholder o azionisti. Quindi, più torta viene data agli stakeholder, meno ne resta per gli azionisti: salari più alti significano profitti più bassi. La Pieconomics sottolinea che la torta non è fissa. Investire negli stakeholder fa crescere la torta, beneficiando sia gli stakeholder che gli azionisti. Pertanto, un’impresa responsabile non è semplicemente “valida” o “politicamente corretta”, ma è una buona scelta imprenditoriale.

Fonte: Il Sole 24 Ore