“Conclave”, la lotta per il soglio pontificio è un thriller appassionante

“Conclave”, la lotta per il soglio pontificio è un thriller appassionante

Uno dei possibili protagonisti della prossima notte degli Oscar è tra i titoli più significativi del weekend in sala: “Conclave” di Edward Berger punta indubbiamente a diverse nomination del premio più importante dell’universo cinematografico, vista anche l’ottima accoglienza della stampa americana e le ben sei candidature ai Golden Globe, tra cui spiccano quelle per il miglior film drammatico e il miglior regista.

Nato a Wolfsburg nel 1970, Berger non è nuovo a questi riconoscimenti, considerati i quattro Oscar alzati dal suo film precedente, “Niente di nuovo sul fronte occidentale”, che ha vinto come miglior lungometraggio internazionale, la miglior fotografia e la miglior colonna sonora.

Se in quel caso la sceneggiatura era un adattamento del celebre romanzo di Erich Maria Remarque, già trasposto diverse volte al cinema, questa volta alla base della trama di “Conclave” c’è l’omonimo romanzo del 2016 di Robert Harris, scrittore già più volte portato al cinema, ad esempio da Roman Polanski con due ottimi film come “L’uomo nell’ombra” e “L’ufficiale e la spia”.

Il film di Berger si apre con la morte del pontefice e con l’urgente necessità per la Santa Sede di riunirsi per un nuovo conclave, presieduto dal decano Thomas Lawrence. Tra i candidati principali, ci sono anche due italiani, Aldo Bellini e Goffredo Tedesco, dalle vedute completamente opposte.

Attraverso un montaggio spesso molto rapido e un copione che tiene alta la tensione fino alla fine, “Conclave” è un thriller a tutti gli effetti, un appassionante gioco a scacchi per ottenere il potere e sedere così sul soglio pontificio.

Fonte: Il Sole 24 Ore