Confindustria Varese e Aifi insieme per il sostegno alle start up

Tante imprese, poche start-up. Se a Varese la densità di otto aziende per kilometro quadrato è tra le più alte d’italia, non altrettanto accade per le realtà innovative, ambito che vede la provincia navigare all’84esimo posto in Italia per incidenza di start up sulle realtà aziendali totali, dunque nelle posizioni di retroguardia.

«Sono dati che fanno riflettere – spiega il presidente di Confindustria Varese Roberto Grassi – e su cui vogliamo incidere, per cambiare questa classifica alimentando dal basso il fermento imprenditoriale. Perché lo sviluppo può proseguire solo se si attivano nuove generazioni di imprenditori».

Azione che Confindustria Varese sviluppa ora attraverso un accordo con Aifi, Associazione Italiana del Private Equity, Venture Capital e Private Debt, puntando ad affrontare uno dei nodi più critici per la sopravvivenza delle nuove iniziative: i finanziamenti. Se infatti è vero che una start-up ha il 95% di possibilità di fallire nei primi quattro anni di vita, la prima causa (38%) è proprio la difficoltà nel reperire fondi per lo sviluppo.

L’obiettivo di Confindustria Varese e Aifi è quello di fornire assistenza alle start up per identificare i possibili finanziatori, accedendo ad uno sportello Venture Capital ad hoc. Per accedere ad un’attività di orientamento verso i diversi player della finanza alternativa e condividere mappe ed elenchi di investitori attivi nei diversi settori.

«La nuova imprenditorialità – commenta il presidente di Aifi Innocenzo Cipolleta – va valorizzata e guidata, così che possa crescere per diventare un’azienda solida e innovativa capace di stimolare l’economia del Paese».

Fonte: Il Sole 24 Ore