Conflitti al lavoro, cinque modi per gestirli
Partiamo da una considerazione: i conflitti rappresentano una componente diffusa in ambito lavorativo. Le differenze di personalità, di obiettivi, di prospettive e di modi di comunicare possono generare situazioni conflittuali, anche quando facciamo del nostro meglio per evitarle. A tale riguardo va sottolineato che ciascuno di noi, di fronte ad un conflitto, manifesta reazioni quasi automatiche modellate dalla propria personalità. Di conseguenza, quando l’emotività entra in gioco diventa necessario comprenderne la natura: la soluzione non consiste tanto nel reprimere le reazioni, quanto nell’adozione di comportamenti basati sulla consapevolezza, per gestirle in modo efficace.
L’analisi delle nostre tipiche reazioni in situazioni conflittuali diventa, pertanto, un’opportunità preziosa da cogliere per promuovere una cultura organizzativa sana, considerando che gran parte del nostro repertorio comportamentale, spesso si attiva istintivamente e si consolida nel corso della nostra vita. Questa forma di attenzione facilita la possibilità di evitare scontri diretti e di intraprendere una gestione consapevole delle complesse dinamiche conflittuali, considerando che ogni individuo può mostrare una vasta gamma di reazioni di fronte a situazioni del genere.
Tuttavia, molte persone tendono a scegliere uno stile predominante nella gestione dei conflitti, trascurando spesso approcci alternativi. Questa caratteristica comportamentale richiede una riflessione sulla necessità di adottare una maggiore flessibilità, per riconoscere le varie sfumature delle situazioni conflittuali. Per raggiungere un tale obiettivo, bisogna comprendere le circostanze che scatenano il conflitto e sviluppare la capacità di utilizzare differenti stili di gestione.
Vediamone alcuni insieme.
Lo stile dell’evitamento, ad esempio, è caratterizzato dalla tendenza ad eludere situazioni conflittuali. L’origine di questo comportamento può essere attribuita a diverse cause, tra cui tratti personali specifici o esperienze negative pregresse. In un contesto organizzativo, evitare un conflitto può sembrare talvolta un atto di scarsa determinazione o interesse, ma può risultare efficace in situazioni in cui la decisione non ha un grande impatto o quando è necessario del tempo per una riflessione ponderata. Tuttavia, non è adatto quando il conflitto è cruciale per il buon esito di un progetto o quando è indispensabile una risposta tempestiva.
Fonte: Il Sole 24 Ore