Conti correnti, le spese scendono a 100,7 euro all’anno: ecco perché
Dopo sette anni di aumenti cala, nel 2003, il costo dei conti correnti bancari in Italia grazie alla riduzione dei canoni e al maggior uso dei pagamenti digitali mentre sono scesi i prelievi di contante. Dall’indagine annuale della Banca d’Italia è emerso che il costo medio del conto presso uno sportello fisico è sceso di 3,3 euro rispetto al 2022, attestandosi a 100,7 euro. In calo anche i conti correnti online, scesi di 4,8 euro a 28,9 euro.
Costi più alti per i conti postali
Sono salite invece le spese di gestione dei conti postali, passando a 59,6 a 67,3 euro. L’analisi ha passato al setaccio 11.985 conti correnti bancari selezionati a partire da 605 sportelli, su 1.174 conti online non riferibili a sportelli e su 1.000 conti correnti postali, selezionati a partire da 50 sportelli postali. Gli esperti di via Nazionale ricordano come dal 2011 al 2023 la variazione delle spese fisse “abbia contribuito in modo determinante all’andamento delle spese di gestione sia nel periodo di contrazione sia in quello di crescita”. Un andamento che si è interrotto appunto nel 2023: le spese fisse sono ammontate a 70,1 euro, in calo di 3,4 euro (erano aumentate di 5,9 euro nel 2022) principalmente per effetto della minore spesa per i canoni di base e in seconda istanza per le minori spese di gestione ed emissione delle carte di credito.
Al ribasso le spese variabili
Il minore numero di prelievi di contante e di bonifici allo sportello da un lato e l’aumento del numero di bonifici online e dei pagamenti automatici dall’altro hanno invece portato al ribasso le spese variabili a 30,6 euro. Per i consumatori i dati del 2023 mostrano dei costi ancora troppo alti. Sia Assoutenti sia Unc chiedono infatti delle riduzioni maggiori dopo i rialzi degli ultimi anni che hanno portato la spesa media sopra i 100 euro.
Fonte: Il Sole 24 Ore