Contratti di produttività su del 14,5%. Premi a 5 milioni di lavoratori
Continua a crescere la diffusione dei premi di produttività: i contratti depositati e attivi nel 2024 sfiorano quota 19mila (18.963 per l’esattezza), con un incremento del 14,5% rispetto alla metà di dicembre del 2023 di cui beneficiano oltre 5 milioni di lavoratori (5.113.763) per un importo annuo medio di 1.509,10 euro.
Il report del ministero
La maggior diffusione dello strumento che, complice la tassazione agevolata contribuisce a far crescere retribuzioni dei lavoratori e produttività delle aziende, emerge dal report al 16 dicembre del ministero del Lavoro. L’indagine evidenzia come dal punto di vista numerico i contratti aziendali rappresentino sempre la quota maggiore sul totale (15.537), ma in termini percentuali sono quelli territoriali (3.426) – che interessano in prevalenza piccole imprese, dove non è presente il sindacato, che firmano gli accordi presso le associazioni territoriali – a far registrare l’incremento maggiore rispetto allo stesso periodo del 2023, con una crescita del 26% sullo scorso anno (più del doppio rispetto al +12,3% dei contratti aziendali).
Il valore annuo medio del premio è pari a 1.509,10 euro, di cui 1.719,62 euro riferiti a contratti aziendali e 735,39 euro a contratti territoriali. A questo proposito va ricordato che sui premi corrisposti ai lavoratori fino al 31 dicembre 2024 era applicata un’aliquota per l’imposta sostitutiva che dal 1° gennaio 2023 è pari al 5% (dimezzata rispetto al precedente 10%). La Manovra per il 2025 ha confermato per il triennio 2025-2027 la riduzione della tassazione al 5%, con gli stessi “paletti” del 2024: entro un limite di reddito agevolato pari a 3mila euro lordi, elevato a 4mila euro per le imprese che coinvolgano pariteticamente i lavoratori nell’organizzazione del lavoro, si applica l’aliquota agevolata dell’imposta sostitutiva sulle somme erogate a titolo di premi di risultato o di partecipazione agli utili di impresa per i lavoratori dipendenti del privato con contratto di lavoro subordinato a tempo determinato o indeterminato che abbiano percepito nell’anno di imposta precedente redditi da lavoro dipendente di importo fino a 80mila euro.
La casistica dei contratti attivi
I quasi 19mila contratti attivi si propongono di raggiungere finalità diverse: 15.316 obiettivi di produttività, 12.041 di redditività, 9.525 di qualità. Da segnalare il crescente peso di contratti che prevedono misure di welfare aziendale (11.418), mentre 1.721 prevedono un piano di partecipazione.
Il numero di lavoratori beneficiari è pari a 5.113.763, di cui 3.679.180 riferiti a contratti aziendali e 1.434.583 a contratti territoriali. La distribuzione geografica è ancora sensibilmente sbilanciata a favore delle aziende localizzate nelle regioni settentrionali, confermando l’esistenza di forti divari territoriali: il 74% dei contratti depositati al ministero del Lavoro interessano aziende del Nord, il 17% del Centro, e solo il 9% del Sud.
Fonte: Il Sole 24 Ore