Cookies, vendite record per i «biscotti americani»: +35% in un solo anno

Cookies, vendite record per i «biscotti americani»: +35% in un solo anno

Fenomeno cookies. A novembre 2022, nella distribuzione moderna le vendite di questi tipici biscotti americani, arricchiti con cioccolato in scaglie, sono arrivate a 4,6 milioni di kg (+32,2% rispetto allo stesso mese del 2021, fonte NielsenIQ) per un giro d’affari di 35 milioni di euro, dieci in più rispetto a 12 mesi prima (+35,2 per cento). Un trend decisamente superiore a quello dell’intero comparto della pasticceria industriale, che si è fermato a un +3% a volume e un +6% a valore. Ad attestare il successo in Italia di questi golosi biscotti è anche il loro recente ingresso come ingredienti di nuovi prodotti indulgence, come i coni gelato e le bevande proteiche.

Dunque, i cookies viaggiano decisamente con il vento in poppa e, grazie all’impennata degli acquisti da parte dei consumatori, ormai non sono più una piccola nicchia. Per giro d’affari in Gdo hanno già superato la pasticceria assortita e raggiunto prodotti storici della biscotteria italiana, come i frollini integrali. Ma con la metà dei volumi, grazie a un prezzo medio decisamente più alto: 7,60 euro contro i 4,25 euro dei frollini integrali.

«L’affermazione dei cookies parte da lontano ma ha sicuramente accelerato negli ultimi anni – conferma Roberto Spiritelli, titolare di Skari, agente per l’Italia di Merba, l’azienda olandese specializzata in questi biscotti, di cui è il maggiore produttore europeo, che ha portato per prima i cookies nel mercato italiano –. Gli italiani, in particolare, apprezzano la ricetta caratterizzata da un alto contenuto di cioccolato e ne prediligono le varianti con l’impasto simile alla frolla e dalla dolcezza non eccessiva».

Dal canto loro i buyer della Gdo hanno puntato sui cookies perché consentono di differenziare l’offerta (come ha fatto Esselunga con il brand esclusivo New Yorkers), di fare gamma e di puntare sugli acquisti d’impulso grazie a packaging molto invitanti. Infatti lo spazio a scaffale dedicato a questi biscotti va crescendo, così come il numero di marchi proposti e anche le private label stanno conquistando terreno. T

ra i competitor spiccano per andamento positivo, oltre a Merba, anche la tedesca Griesson, la danese Jacobsen’s Bakery (marchio Tivoli) e la belga Delacre, entrata nel portafoglio Ferrero nel 2016. Consolida la sua posizione anche il leader del mercato, ossia il brand Milka di Mondelēz International, una delle prime aziende a puntare su questa categoria e a sviluppare un’intera gamma, dai formati XL a quelli mini da gustare come snack. «I cookies rappresentano il cuore della nostra offerta di pasticceria e continuano a registrare un trend in aumento, anno su anno» spiega Francesco Meroni, direttore marketing Italia Gruppo Mondelēz , che nei cookies Milka ha ottenuto una crescita superiore al 50%, grazie al contributo positivo sia delle referenze storiche sia di quelle innovative.

Fonte: Il Sole 24 Ore