Cooperative compliance, il decreto sui professionisti
In edicola martedì 10 dicembre l’approfondimento sui requisiti per certificare i sistemi Tcf di gestione del rischio fiscale
Ormai mancano solo gli ultimi dettagli attuativi per l’avvio della nuova cooperative compliance, cioè il regime di adempimento collaborativo recentemente modificato che consente ai soggetti con rischio fiscale basso di avere un’interlocuzione preventiva e semplificata con l’agenzia delle Entrate e sconti sulle sanzioni. Possono accedere al regime solo i contribuenti che si sono dotati di un Tax control framework (Tcf), sistema di rilevazione, misurazione, gestione e controllo del rischio fiscale. Il Tcf deve essere certificato da un professionista che abbia i requisiti fissati da un decreto interministeriale che è la novità del momento. Fissa compiti, adempimenti e requisiti dei professionisti abilitati al rilascio della certificazione.
Il decreto viene analizzato dagli esperti del Sole 24 Ore nel Focus Norme e Tributi in edicola assieme al quotidiano di martedì 10 dicembre, al prezzo complessivo di 3 euro.
Tra gli aspetti presi in esame, oltre ai requisiti dei professionisti e dei Tcf, ci sono anche il ravvedimento guidato, la riduzione dei termini di accertamento e l’interpello abbreviato.
Fonte: Il Sole 24 Ore