Cop28, Papa: con denaro armi fondo contro fame e crisi clima. Meloni: serve una transizione ecologica non ideologica

«L’Italia sta facendo la sua parte nel processo di decarbonizzazione in modo pragmatico con un approccio» che rispetti la neutralità tecnologica «libero da radicalismo: se vogliamo essere efficaci» serve «una sostenibilità ambientale che non comprometta la sfera economica e sociale, una transizione ecologica non ideologica». Così la presidente del Consiglio Giorgia Meloni intervenendo in plenaria alla Cop28 a Dubai.

Meloni: serve una svolta sul clima, agire in modo ragionevole

Per la premier italiana siamo a «un momento chiave del nostro sforzo di contenere le temperature entro 1,5 gradi: anche se ci sono ragioni per essere ottimisti l’obiettivo è lontano, la Cop28 deve essere una svolta». E ancora: «Ci viene chiesto di fissare una chiara direzione – ha aggiunto – e agire in modo ragionevole ma concreto»

Il Papa:devastazione creato offesa a Dio, l’ora è urgente

Il Papa, che non ha potuto essere di persona a Dubai per motivi di salute, ha affidato il suo messaggio al cardinale Pietro Paroli «Purtroppo non posso essere insieme a voi, come avrei desiderato, ma sono con voi perché l’ora è urgente. Sono con voi perché, ora come mai, il futuro di tutti dipende dal presente che scegliamo. Sono con voi perché la devastazione del creato è un’offesa a Dio, un peccato non solo personale ma strutturale che si riversa sull’essere umano, soprattutto sui più deboli, un grave pericolo che incombe su ciascuno e che rischia di scatenare un conflitto tra le generazioni» ha detto.

Il Papa: con denaro armi fondo contro fame e crisi clima

Poi, con riferimento alla corsa agli armamenti e ai conflitti ha chiosato: «Quante energie sta disperdendo l’umanità nelle tante guerre in corso, come in Israele e in Palestina, in Ucraina e in molte regioni del mondo: conflitti che non risolveranno i problemi, ma li aumenteranno! Quante risorse sprecate negli armamenti, che distruggono vite e rovinano la casa comune!» ha scritto. Di qui il rilancio di una proposta: «Con il denaro che si impiega nelle armi e in altre spese militari costituiamo un Fondo mondiale per eliminare finalmente la fame’ (Lett. enc. Fratelli tutti, 262) e realizzare attività che promuovano lo sviluppo sostenibile dei Paesi più poveri, contrastando il cambiamento climatico».

«Allarme clima impazzito, fermare delirio onnipotenza»

E ancora: «È acclarato che i cambiamenti climatici in atto derivano dal surriscaldamento del pianeta, causato principalmente dall’aumento dei gas serra nell’atmosfera, provocato a sua volta dall’attività umana, che negli ultimi decenni è diventata insostenibile per l’ecosistema. L’ambizione di produrre e possedere si è trasformata in ossessione ed è sfociata in un’avidità senza limiti, che ha fatto dell’ambiente l’oggetto di uno sfruttamento sfrenato – ha aggiunto -. Il clima impazzito suona come un avvertimento a fermare tale delirio di onnipotenza. Torniamo a riconoscere con umiltà e coraggio il nostro limite quale unica via per vivere in pienezza».

Fonte: Il Sole 24 Ore