Coppa d’Africa: è il giorno della finale Costa d’Avorio-Nigeria. Ecco quanto guadagna chi la vince

Coppa d’Africa: è il giorno della finale Costa d’Avorio-Nigeria. Ecco quanto guadagna chi la vince

La Coppa d’Africa 2023 (disputata nel 2024 in seguito ai problemi organizzativi della Costa d’Avorio) volge al termine. La finale vedrà protagoniste la Nigeria e i padroni di casa della Costa d’Avorio, in una sfida si preannuncia emozionante e ricca di spunti interessanti. Sportivi, ma anche finanziari. Partiamo dai primi.

La Serie A in campo

Dal punto di vista prettamente sportivo, la Nigeria, reduce da un percorso netto nel girone e da due vittorie sofferte ai quarti e in semifinale, punta sul suo attacco stellare, guidato da Victor Osimhen (capocannoniere del torneo con 4 reti) e supportato da Ademola Lookman e Samuel Chukwueze. Un tridente tutto “italiano” (giocano tutti in Serie A), insomma, che segue le direttive del tecnico José Peseiro. Ma anche la solidità difensiva sarà un fattore chiave per la squadra nigeriana.

La Costa d’Avorio, invece, ha avuto un cammino più tortuoso, con un pareggio all’esordio e due successi di misura nella fase a eliminazione diretta. La forza degli “Elefanti” risiede nel talento di giocatori come Sébastien Haller (autore di 3 gol), Nicolas Pépé e Franck Kessié.

La partita si giocherà oggi, domenica 11 febbraio, alle 21 allo Stadio Félix Houphouët-Boigny di Abidjan, in Costa d’Avorio. E l’atmosfera sarà sicuramente incandescente. Il trofeo, del resto, ha una certa storia: la prima edizione risale al 1957. Mentre la squadra che detiene più successi è l’Egitto, con 7 competizioni vinte. La Costa d’Avorio ha invece trionfato 2 volte, l’ultima nel 2015. La Nigeria, a caccia del suo quarto titolo, vanta il record di partecipazioni (19) e di semifinali raggiunte (15).

Montepremi e milioni

E’ molto interessante analizzare anche l’aspetto finanziario di questa competizione. Perché il montepremi della Coppa d’Africa 2023 ha subito un aumento del 40% rispetto all’edizione precedente. E la suddivisione è questa:

Fonte: Il Sole 24 Ore