Coppa Davis, l’Italia di Berrettini e Sinner batte l’Australia e vola in finale

Coppa Davis, l’Italia di Berrettini e Sinner batte l’Australia e vola in finale

Sinner e Berrettini portano l’Italia in finale in Coppa Davis a Malaga: sono bastati i due singolari per battere l’Australia e sognare di mantenere in casa azzurra la coppa (vinta l’anno scorso in una battaglia epica) contro l’Olanda. L’ambizione è quella di uno splendido en plein dopo il successo delle ragazze, trascinate da Jasmine Paolini nella Billie Jean King Cup (a spese della Slovacchia).

Ha esordito Matteo Berrettini, conquistando il primo preziosissimo punto contro un coriaceo Thanasi Kokkinakis (che aveva prevalso nei quarti contro l’americano Ben Shelton 6-1, 4-6, 7-6). La partita, molto equilibrata, durata quasi tre ore, si è giocata sul servizio, potentissimo da entrambe le parti, con prime quasi sempre sopra i 200 orari e robuste seconde. Nel primo set l’azzurro (preferito nel singolare da capitan Volandri su una superficie non congeniale a Lorenzo Musetti, che aveva perso male contro l’argentino Cerundolo) ha ceduto 7-6 con non pochi rimpianti. Ha infatti strappato il servizio all’avversario sul 5 pari, dopo aver sprecato quattro palle break. Poi non ha trasformato un set point sul 6-5 e ha subìto il ritorno di Kokkinakis che l’ha agguantato sul 6 pari alla prima (e unica) occasione offerta dall’italiano. Rocambolesco il tiebreak, in cui Matteo era sotto 3-1, poi è salito 6-4 con altri due set point annullati dall’australiano, il quale ne ha avuto subito dopo uno soltanto: dritto in rete di Matteo, e set!

Il secondo parziale segue in avvio lo stesso copione, testa a testa (Berrettini resiste sull’1 pari annullando una palla break che avebbe potuto pregiudicare definitivamente la partita), fino al 4-3 Italia, quando Kokkinakis concede una (seconda) palla break e spedisce il dritto un metro fuori; poi, furioso, sul servizio di Matteo sbaglia tutto: 6-3 in pochi minuti e terzo set. C’è da soffrire tra occasioni mancate, righe sfiorate, ace cercati, poi sul 5 pari si rompe l’equilibrio con Matteo che gioca un grande game e va avanti 6-5 e battuta a favore. Chiude 7-5 con una pesante prima e l’urlo liberatorio davanti ai tifosi.

Con Sinner, si sa, è tutto facile. Gli scontri diretti con De Minaur dicevano 8-0, la nona vittoria del numero 1 del mondo è stata netta, come da aspettative: Jannik non ha lasciato scampo all’avversario, che pure ha messo in campo tutto quel che aveva, dominandolo per 6-3, 6- 4 senza mai dargli la possibilità di entrare realmente nel match.

Era importante vincere il turno 2-0 per non rischiare di giocare un doppio problematico e teso contro la coppia australiana formata dagli specialisti Jordan Thompson e Matthew Ebden.

Fonte: Il Sole 24 Ore