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Cordata Marcegaglia ed Exor per la prima acciaieria green in Europa
Ci sono anche il gruppo Marcegaglia ed Exor tra le realtà che hanno partecipato al round di finanziamento Series A da 105 milioni di dollari a sostegno di H2 Green steel, start up svedese che punta a mettere in funzione, nel 2024, un’acciaieria interamente alimentata ad idrogeno verde.
L’obiettivo è arrivare a produrre fino a 5 milioni di tonnellate di acciaio – vale a dire all’incirca le stesse dimensioni dell’output dell’ex Ilva, una volta riavviati gli impianti a regime – entro il 2030.
«Il Gruppo Marcegaglia – si legge in una nota – comparteciperà all’iniziativa non solo come partner finanziario, ma anche in qualità di partner industriale strategico sia in ambito produttivo sia in ambito commerciale».
Big in campo
Tra i sottoscrittori, oltre ai due soggetti italiani, anche big dell’automotive come Mercedes-Benz e Scania (il ceo di H2gs, Henrik Henriksson, proviene proprio dal big svedese dei veicoli commerciali), la Ikea foundation, Vargas holding, ma anche capitali famigliari come quelli dei Wallenberg e dei Maersk.
H2gs punta a raccogliere altri 2,5 miliardi in un Series B nei prossimi dodici mesi: di questi 1,8 miliardi dovrebbero arrivare da debito e le risorse rimanenti dall’equity (Morgan Stanley, Societe Generale and KfW IPEX-Bank sono i financial advisor dell’operazione).
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Impianti in funzione nel 2024
Gli impianti siderurgici di H2gs entreranno in funzione già nel 2024, anticipando gli obiettivi di compatibilità ecologica fissati dalla Unione europea per il 2050, e produrranno inizialmente 2,5 milioni di tonnellate di acciaio verde l’anno, con l’obiettivo di arrivare a 5 milioni, come detto, già nel 2030.
H2gs – che vede tra i soci della prima ora anche Daniel Ek, ceo di Spotify, insieme con l’imprenditrice Cristina Stenbek, alla guida di Investment Ab Kinnevik e già al vertice di Zalando – alimenterà a idrogeno verde il suo stabilimento utilizzando solo fonti energetiche rinnovabili locali (come energia eolica e idroelettrica) e minerale di ferro di qualità, di cui il cluster svedese di Boden, leader mondiale nella metallurgia e nella siderurgia, è particolarmente ricco.
Soluzioni per la decarbonizzazione
Secondo gli analisti le recenti scelte finalizzate alla decarbonizzazione dei cicli produttivi promossa dalla Commissione europea costringeranno nel futuro molti cicli integrali a ricercare soluzioni produttive meno impattanti. Per questa ragione l’obiettivo di produrre acciaio «verde» è entrato da tempo nell’agenda di molti player europei del settore siderurgico, come il leader globale ArcelorMittal e l’austriaca Voestalpine; ma l’iniziativa svedese sembra senza dubbio essere partita con il piede giusto.
Fonte: Il Sole 24 Ore