Corea del Sud: arrestato Yoon, il presidente golpista
Dal nostro corrispondente
NEW DELHI – Le autorità sudcoreane hanno arrestato il presidente destituito Yoon Suk Yeol con l’accusa di insurrezione. Il leader ha dichiarato di aver accettato di collaborare a quella che ha definito un’indagine illegale per evitare «spargimenti di sangue». Non era mai successo che in Corea del Sud un presidente ancora tecnicamente in carica venisse arrestato.
Yoon era asseragliato da settimane nella sua residenza ufficiale, dopo che – al secondo tentativo – lo scorso 14 dicembre il Parlamento aveva votato il suo impeachment. Il presidente in stato d’accusa era protetto da un piccolo esercito di guardie personali che avevano già impedito un precedente tentativo di arresto.
Yoon ha dichiarato di essersi consegnato per evitare violenze dopo che più di 3mila agenti di polizia hanno marciato verso la sua residenza per arrestarlo all’alba di mercoledì. «Ho deciso di rispondere all’indagine del CIO – nonostante si tratti di un’indagine illegale – per prevenire uno sgradevole spargimento di sangue», ha detto Yoon in un comunicato. Martedì era stata rimandata la prima udienza del suo processo perché Yoon era assente.
Fonte: Il Sole 24 Ore