Corea del Sud nel caos, arrestato l’ex ministro della Difesa, indagato Yoon

Corea del Sud nel caos, arrestato l’ex ministro della Difesa, indagato Yoon

Dal nostro corrispondente

NEW DELHI – La crisi politica in Corea del Sud è fatto un nuovo salto di qualità dopo che l’ufficio del procuratore ha arrestato l’ex ministro della Difesa, Kim Yong-hyun e aperto un’indagine sul ruolo del Presidente Yoon Suk Yeol nell’imporre la legge marziale lo scorso martedì.

Park Se-hyun, capo del Seoul High Prosecutors’ Office, ha avviato un’indagine su Yoon dopo aver ricevuto numerose denunce, secondo quanto riportato da Yonhap News, un’agenzia di stampa. L’inchiesta segna una caduta per Yoon, a sua volta un ex procuratore che si era fatto un nome indagando su un caso di corruzione che aveva portato all’impeachment dell’ex presidente Park Geun-hye. Sabato sera Yoon si è salvato dall’impeachment grazie al boicottaggio del voto in Parlamento da parte dei suoi compagni di partito.

Le conseguenze della dichiarazione di legge marziale, revocata da Yoon poche ore dopo il suo annuncio a seguito del rigetto unanime del Parlamento, non hanno ancora smesso di riverberarsi sulla vita pubblica sudcoreana. Il ministro dell’Interno Lee Sang-min si è dimesso citando il caos politico.

La mediazione fallita

Il leader del People Power Party, Han Dong-hoon, ha cercato di rassicurare i sudcoreani annunciando che il primo ministro Han Duck-soo gestirà le questioni nazionali mentre il partito prepara un piano di uscita ordinato per Yoon. Ma il presidente dell’Assemblea Nazionale, Woo Won-shik, ha denunciato come incostituzionale la decisione del partito di governo di assegnare al primo ministro i poteri presidenziali. Woo ha proposto un incontro tra i partiti rivali per sospendere immediatamente Yoon dalle sue funzioni. «Il primo ministro e il partito di governo che dichiarano di voler esercitare congiuntamente il potere presidenziale è una chiara violazione della Costituzione», ha affermato Woo.

Fonte: Il Sole 24 Ore