Corte costituzionale: dal 3 dicembre i ricorsi saranno solo telematici

Corte costituzionale: dal 3 dicembre i ricorsi saranno solo telematici

La carta, tuttavia, non sparirà completamente. Infatti, i ricorsi pendenti al 3 dicembre – erano 338 quelli da decidere al 27 novembre – che sono nati su carta, continueranno ad esistere in quella modalità. Se ci saranno, per esempio, degli atti aggiuntivi o degli altri documenti da inviare alla cancelleria, si tratterà di fogli e non di bit.

L’accesso a e-Cost

Avvocati liberi professionisti abilitati al patrocinio in Cassazione e avvocati dello Stato, chi è titolato a promuovere un giudizio davanti alla Corte costituzionale (per esempio, le cancellerie dei tribunali civili, penali e amministrativi: i magistrati possono, infatti, proporre davanti alla Corte ricorsi in via incidentale), chi può partecipare ai giudizi di ammissibilità dei referendum: tutti costoro potranno richiedere le credenziali per accedere alla piattaforma e-Cost e inviare e ricevere gli atti in formato digitale.

L’accesso sarà possibile anche con Spid, ma, poiché all’identità digitale non è al momento associata una qualifica (per esempio, l’essere un avvocato), al primo ingresso andranno comunque richieste le credenziali, in modo da consentire di verificare se il richiedente è titolato a partecipare ai giudizi davanti alla Corte.

Il nuovo sistema – che si è ispirato a e-Curia, la piattaforma su cui viaggia il processo digitale della Corte di giustizia dell’Unione europea – nasce come sistema aperto, destinato a svilupparsi e ad accogliere possibili aggiustamenti.

Tra le evoluzioni in cantiere, l’interconnessione di e-Cost con il ministero della Giustizia e con le piattaforme delle altre giurisdizioni, come quella civile e amministrativa, che già da tempo hanno il processo digitale.

Fonte: Il Sole 24 Ore