Cotswolds, più italiani in cerca di casa nel «Chianti british»

È questo il terzo cambiamento avvenuto nei Cotswolds: in poco tempo è diventata una meta prestigiosa e un paradiso gastronomico. Daylesford Organic, pioniere del “buon mangiare” biologico, ha la sua sede a Kingham, a Eynsham ha aperto da poco Estelle Manor, mentre vicino a Chipping Norton ha grande successo Soho Farmhouse, prima sede “campagnola” del club esclusivo Soho House.

«Soho Farmhouse ha creato un’attrazione gravitazionale e un circolo virtuoso, portando all’apertura di ristoranti di altissimo livello – spiega Gladwin –. Unito al fatto che qui gli ingredienti sono freschi e il cibo genuino, si capisce perché questa zona piace agli italiani e a tutti gli amanti dello slow food».

Il prezzo medio di un immobile nei Cotswolds è 500mila sterline, ma la richiesta si concentra soprattutto su case d’epoca, cottage individuali o fattorie da ristrutturare, che superano facilmente il milione di sterline.

Ready Token House, ad esempio, in vendita con Blue Book, agenzia specializzata in case di campagna, risale al Seicento ma è stata perfettamente ristrutturata, ha una piscina coperta, 24 ettari di terra intorno ed è in vendita per 5,5 milioni di sterline. I giardini sono stati ricreati da un paesaggista italiano, Lorenzo Soprani Volpini, che si divide tra le Marche e i Cotswolds.

«Chi ha comprato dieci anni fa ha fatto un grande affare, ma un immobile qui è un investimento che mantiene il suo valore perché la domanda supera sempre l’offerta –, afferma Lindsay Cuthill, cofondatore di Blue Book –. Acquistare nei Cotswolds è soprattutto una scelta di vita».

Fonte: Il Sole 24 Ore