Cresce la flotta di auto a noleggio, i privati sono quasi 100mila

Cresce la flotta di auto a noleggio, i privati sono quasi 100mila

Cresce del 5% la flotta delle auto a noleggio in Italia e nel primo semestre dell’anno il numero di auto noleggiate ha segnato un incremento del 6,8% rispetto al primo semestre del 2023. Sono i dati di Aniasa, l’Associazione delle imprese dell’autonoleggio che registra un trend positivo sul mercato, anche in risposta alle incertezze legate alla transizione verso la mobilità elettrica.

Nei primi sei mesi del 2024 la flotta di questi mezzi ha raggiunto quasi 1 milione e 300mila unità. In crescita, in particolare, il segmento delle aziende, pari a circa un milione, e dei privati senza partita Iva, vicini a quota 100mila. L’analisi semestrale realizzata dall’Associazione che all’interno di Confindustria rappresenta il settore dei servizi di mobilità fornisce una fotografia dei nuovi scenari del mercato dell’auto, proiettato all’uso rispetto alla proprietà.

Il numero di auto a noleggio usate dalle aziende è risultato in crescita del 6%, 113mila vetture sono in uso alle pubbliche amministrazioni, 73mila sono in capo a partite Iva individuali (artigiani e professionisti) mentre più di 93mila sono utilizzate da privati con solo codice fiscale, un fenomeno spinto dalla possibilità concessa dal Governo di prevedere ecoincentivi anche per il noleggio di vetture elettriche ed ibride.

A pesare sulla scelta dei consumatori, specifica Aniasa, è la convenienza economica (15% di risparmio rispetto alla proprietà), oltre che la certezza del costo mensile che di fatto annulla i rischi di spese extra connesse al veicolo. «Il noleggio costituisce lo strumento più diretto ed economicamente sostenibile per la transizione ecologica del nostro parco circolante> mette in evidenza Alberto Viano presidente di Aniasa.

L’Italia deve ancora recuperare un gap rispetto ad altri paesi europei sul fronte della diffusione di questo tipo di contratti, ma «il graduale passaggio dalla proprietà all’uso dell’auto è ormai da anni uno dei principali mega trend della mobilità a livello mondiale» aggiunge Viano. «Si tratta di un processo che potrebbe conoscere una nuova accelerazione allineando la fiscalità sull’auto del nostro Paese a quella dei principali Paesi europei, con evidenti benefici collettivi in tema di lotta alle emissioni e sicurezza sulle strade» conclude.

Fonte: Il Sole 24 Ore