Crif, inaugurato il nuovo quartier generale green e hi-tech da 60 milioni

Crif, inaugurato il nuovo quartier generale green e hi-tech da 60 milioni

«L’ultimo piano terrazzato è tutto coperto da pannelli fotovoltaici, 250 KWh che dovrebbero coprire tra il 20 e il 25% del fabbisogno energetico di questa sede, che è full electric, non c’è gas, bensì solo con pompe di calore tradizionali e geotermiche negli interrati. Tutto questo è il risultato di scelte sostenibili che arrivano da lontano, negli ultimi dieci anni il gruppo ha ridotto del 49% i consumi energetici, dai 6 milioni di KWh del 2013 ai 3 milioni attuali a parità di perimetro, ed è anche così che si ripagano gli investimenti», spiega Paolo Pini, project e facility manager del gruppo, passeggiando tra i quattro piani adibiti a uffici, tutti simmetrici e open space, con 580 postazioni di lavoro flessibili, spazi informali comuni con salottini colorati e nicchie appartate, sale riunioni con tecnologie virtuali per incontrare i colleghi dall’altra parte del globo in telepresenza, oltre a terrazzi verandati e corti piantumate.

Le 200 assunzioni

L’inaugurazione, dopo tre anni di cantieri rallentati da Covid, ritrovamenti di reperti archeologici e di residui bellici, è anche l’occasione per annunciare il nuovo piano di assunzioni della multinazionale nata a Bologna nel 1988, che solo in Italia (tra la sede centrale e quelle di Milano, Firenze, Roma, Napoli, Rende) sta cercando 200 nuovi profili da assumere: sviluppatori software, sistemisti, analisti, commerciali e personale di staff.

«Siamo alla costante ricerca, ogni anno, di almeno 150 persone da assumere e credo che questa nuova sede del gruppo, che sarà il benchmark per i prossimi investimenti, logisticamente strategica e all’avanguardia per standard lavorativi sia la miglior rappresentazione del nostro progetto “To get-there”, nato per sviluppare una cultura aziendale che vada incontro alle esigenze dei giovani, basata sul lavoro flessibile ma non solitario e individuale, anzi. Abbiamo trasformato i vecchi uffici in un luogo di aggregazione, dove condividere e partecipare agli obiettivi del gruppo, per collaborare con i colleghi anche in ambienti meno formali. Gli spazi comuni sono triplicati rispetto alla vecchia sede», rimarca Loretta Chiusoli, responsabile delle risorse umane di Crif.

E la vecchia sede, a distanza di pochi passi dalla nuova, sarà a sua volta ristrutturata nei prossimi mesi, in vista della crescita dimensionale del gruppo, che nel Bolognese, tra altri due edifici attorno a Crif21 (di cui uno collegato anche fisicamente al nuovo quartier generale tramite una passerella coperta) e il campus a Varignana, sulle colline verso Imola, dà oggi lavoro a oltre mille persone.

Fonte: Il Sole 24 Ore