Cronache di spogliatoio, entra il fondo di private equity Planven
Per avere un’idea è utile dare una scorsa alla classifica di ottobre dei Top 15 media italiani più attivi sui social, elaborata da Sensemakers in collaborazione con Prima online. Il ranking per interazioni mensili vede due brand storici sul terzo e sul secondo gradino del podio: la Gazzetta dello Sport terza con 24 milioni e Sky Sport al secondo posto (53 milioni). In vetta c’è invece una start up nata nel 2019, ma che sulle interazioni vale due volte e mezzo la storica Gazzetta, con un dato di 63,6 milioni.
Si tratta di “Cronache di spogliatoio”: fra le voci attualmente più seguite e influenti in ambito sportivo. Una nuova media company che è già una realtà conosciutissima, soprattutto fra Millennials e Gen Z come testimoniano i molti video prodotti e che imperversano sulle piattaforme.
È anche per questo che accanto ai fondatori – Giulio Incagli e Stefano Bagnasco, rispettivamente di 30 e 37 anni – oltre a Gedi, nel capitale con una quota del 13%, è ora entrato il fondo di venture capital e growth equity Planven. Si tratta di un investitore di venture capital con sede principale a Zurigo, fondato da professionisti italiani,Giovanni Canetta Roeder e Rosario Bifulco. L’investimento è avvenuto attraverso uno strumento che prevede un meccanismo di incentivazione alla creazione di valore per i fondatori Bagnasco e Incagli che continuano a far parte dell’azionariato e che restano alla direzione dell’azienda come co-amministratori delegati.
Di certo è un momento importante di “crescita” per questa start up che a fine 2024, spiegano Bagnasco e Incagli al Sole 24 Ore, dovrebbe aver realizzato ricavi per 2,3 milioni, in crescita del 10% rispetto all’anno precedente.
«L’idea – spiega Incagli, che ha fatto anni di gavetta da giornalista sportivo – mi è venuta parlando con tre ragazzi spagnoli impegnati su un canale Youtube. Avevano 500mila iscritti e una qualità giornalistica pazzesca, oltre a sponsor e personaggi che andavano da loro».
Fonte: Il Sole 24 Ore