Crosetto: «Utile militari in Ucraina per capire conflitto. A Gerico solo con la totale sicurezza»

Crosetto: «Utile militari in Ucraina per capire conflitto. A Gerico solo con la totale sicurezza»

Sarebbe utile «mandare ufficiali e persone a capire cosa è successo, come si è combattuto, quali sono state le lezioni che possono apprendere le nostre forze armate per imparare da ciò che è successo li e per prevenire, perché il compito della difesa è difendere». Così il ministro della Difesa, Guido Crosetto, parlando dell’Ucraina a margine della cerimonia di assunzione dell’incarico del nuovo comandante del Covi, il generale Giovanni Maria Iannucci. «Se fosse possibile farlo in sicurezza e dopo l’autorizzazione parlamentare – ha aggiunto – penso sarebbe utilissimo per la nostra difesa».

«Carabinieri a Gerico solo con la totale sicurezza»

Per quanto riguarda il Medio Oriente, e in particolare lo scontro tra Israele e Hamas, che nelle ultime ore ha registrato una tregua, il responsabile della Difesa ha chiarito: «Abbiamo fatto tutte le valutazioni logistiche del caso. Abbiamo già mandato alcune persone per capire come potrebbero lavorare. Il tema però è che lo faremo quando saremo certi della loro sicurezza e di essere graditi da tutti gli interlocutori che ci sono nel campo. Non andremo mai a Gerico, non andremo mai in Palestina solo su richiesta di un grande Paese occidentale – ha aggiunto Crosetto -, ci andremo quando sapremo che saremo accettati dagli israeliani, da tutti i palestinesi, da tutte le forze in campo. Andare a svolgere un’operazione di formazione di questo tipo si fa solo se sai di non andare in un teatro che poi si trasforma in un teatro di guerra in cui diventi la vittima. Ci andremo quindi con la totale sicurezza dei carabinieri che impiegheremo».

Portolano: «La capacità della Difesa di far fronte alle sfide che l’attendono non si può dare per acquisita»

Alla cerimonia di assunzione dell’incarico di Comandante del Comando operativo di vertice interforze è intervenuto anche il generale Luciano Portolano, Capo di Stato Maggiore della Difesa. «Ritengo – ha affermato – che la capacità della Difesa di far fronte alle sfide che l’attendono non si possa dare per acquisita. Dobbiamo prepararci. Dobbiamo esser pronti per i conflitti che potremmo dover affrontare. Dobbiamo essere pronti a fronteggiare ciò che nessuno di noi vorrebbe mai accadesse, anche il coinvolgimento in una guerra; così come fu per la pandemia da Covid 19 ed il COVI, fin dalle fasi iniziali, questo lo sa bene e lo ha provato. Le attività addestrative costituiscono la “via maestra” per prepararci, per testare, sia in fase di pianificazione che di condotta, le conoscenze, le procedure e le capacità dello strumento militare, concedendosi anche il lusso di sbagliare. Lusso – ha concluso – che nessuno di noi può e potrà mai permettersi in operazioni di qualsiasi tipo o entità».

Fonte: Il Sole 24 Ore