CsC: a giugno stabile l’attività per una maggioranza di imprese

Un calo moderato del fatturato a maggio, -1,0%, che segue il forte rimbalzo di aprile. Una flessione più ampia nei servizi, -4,6, meno forte nell’industria, -0,4, mentre il dato è in crescita nelle costruzioni, +3,1 per cento. È la fotografia, diffusa oggi, venerdì 28 giugno, che emerge dall’RTT, il Real Time Turnover Index di Confindustria e TeamSystem, costruito in base ai dati sulla fatturazione elettronica delle imprese dei clienti TeamSystem (dati destagionalizzati e deflazionati). Qualche segnale positivo si intravede se si considera complessivamente il secondo trimestre dell’anno: dai dati si sta registrando una dinamica mediamente positiva, anche se volatile e debole.

L’indagine rapida del Centro studi di Confindustria

Se si guarda l’andamento dell’economia circoscritto alla produzione delle grandi imprese industriali associate, dall’indagine rapida del Centro studi di Confindustria emerge che nel mese di giugno per oltre la metà del campione, il 53,9%, la produzione resterà invariata, in lieve aumento rispetto al 48,8% di maggio.

Ma aumenta anche il rischio percepito di arretramento: la percentuale di imprese che si aspettano una contrazione della produzione sale al 12,7% dal 6,2%, mentre la quota di quelle che si aspettano un miglioramento passa dal 45,0% di maggio al 33,4 per cento.

Imprese più pessimiste rispetto all’inizio dell’anno

Anche guardando la dinamica trimestrale, continua l’indagine del Csc, le imprese sono diventate più pessimiste rispetto all’inizio dell’anno: nel secondo trimestre 2024 infatti, rispetto al primo, è calata di 7,4 punti percentuali la quota di imprese che vedono un miglioramento della produzione; al contrario è salita di 7,1 punti la percentuale di imprese che prospettano una contrazione della produzione. Il principale fattore di traino continua ad essere relativo alla domanda e agli ordini: rispetto al maggio il saldo delle attese aumenta, passando da 7,6% a 10,4% a giugno. Negativo, anche se in lieve miglioramento, il saldo tra le imprese che considerano la disponibilità di manodopera un fattore di traino: da -2,0 a -1,5 per cento.

Negative (e in peggioramento) le aspettative sui costi di produzione

Restano negative, e in peggioramento, le aspettative rispetto ai costi di produzione: il saldo tra la quota di imprese che riportano una riduzione dei costi e quelle che ne segnalano un aumento è pari a -5,6% dal -2,4% di maggio. I giudizi sulle condizioni finanziarie si mantengono invece positivi per il secondo mese consecutivo, anche se il saldo si avvicina allo zero (da 0,7% a 0,1% a giugno). Resta negativo il saldo relativo alla disponibilità di materiali, -3,5% da -3,3 per cento. Si ricolloca in positivo il saldo relativo alla disponibilità di impianti, dopo tre mesi di aspettative negative: 0,1% per la rilevazione di giugno.

Fonte: Il Sole 24 Ore