
Da Aviano a Sigonella, l’email di Musk arrivata a cinque basi Usa in Italia: «In cinque punti dite l’attività svolta in settimana»
Il Doge, il Dipartimento per l’efficienza del governo degli Stati Uniti guidato dal miliardario sudafricano Elon Musk, ha inviato ai dipendenti di alcune basi militari Usa in Italia una email nella quale chiede in cinque punti il resoconto delle attività svolte nell’ultima settimana. La firma è quella di Pete Hegseth, 29esimo Segretario della difesa degli Stati Uniti. In particolare, spiega Angelo Zaccaria, coordinatore sindacale della Base di Aviano per UilTucs, ha ricevuto l’email chi lavora a Sigonella, Napoli, Camp Darby (Pisa), e Camp Ederle (Vicenza) e, appunto, la base di Aviano. Dopo che il Messaggero ha dato notizia della email giunta ai dipendenti di Aviano ora, dopo una verifica effettuata dal Sole 24 Ore, viene fuori che la platea dei destinatari è in realtà più ampia.
A fine febbraio Musk aveva scritto su X: «In linea con le istruzioni del Presidente Donald Trump, tutti i dipendenti federali riceveranno a breve un’e-mail in cui si chiederà loro di spiegare cosa hanno fatto nel corso dell’ultima settimana scorsa. La mancata risposta verrà considerata come una dimissione».
La lettera: «I dipendenti civili devono inviare cinque punti sui risultati ottenuti nella settimana precedente»
«A seguito di una revisione delle procedure del Pentagono e della consultazione con l’Office of personel management (OPM) – si legge nel documento, sul quale è impresso il timbro del Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti -, pubblichiamo una guida aggiornata. Tra il 22 febbraio 2025 e il 28 febbraio 2025, l’OPM ha chiesto ai civili federali di presentare circa cinque punti elenco che descrivono i risultati ottenuti nella settimana precedente. Tutti i dipendenti civili del Dipartimento della Difesa devono inviare cinque punti sui risultati ottenuti nella settimana precedente al proprio supervisore diretto entro 48 ore dalla ricezione di questa e-mail». «Rispondi a questa email e metti in copia il tuo supervisore», continua ancora l’email. «Le indicazioni devono escludere le informazioni classificate o sensibili e saranno inserite nei rapporti settimanali sulla situazione dai supervisori. La mancata osservanza può portare a un’ulteriore verifica.
«I dipendenti attualmente privi di accesso alla posta elettronica a causa di congedi, turni di lavoro, servizio temporaneo o altri motivi validi – si legge ancora nel documento – devono adeguarsi entro 48 ore dal ripristino dell’accesso. I manager di coloro che non lavorano regolarmente in uffici con accesso alla posta elettronica, ad esempio magazzini e cantieri navali, devono rivolgersi direttamente ai loro dipendenti. La forza lavoro civile – conclude la email – rimane vitale per la missione del Dipartimento e il vostro contributo critico sostiene la nostra rinnovata attenzione agli obiettivi bellici fondamentali del DoD (U.S. Department of Defense, Dipartimento della Difesa Usa) sotto la guida del Presidente Trump».
Tra i destinatari, oltre ai dipendenti governativi Usa, ci sono pure i dipendenti italiani. La cosa ha contribuito a creare una situazione di incertezza, tanto che Fisascat Cisl e UilTucs si sono attivati per un confronto a livello nazionale, in cerca di verifiche e indicazioni da dare in risposta alle perplessità dei propri iscritti.
Fonte: Il Sole 24 Ore