Da Bce a Commerzbank: il ritorno dei falchi anti-Italia

Da Bce a Commerzbank: il ritorno dei falchi anti-Italia

L’accoppiata Weidmann-Lautenschläger, due superfalchi tedeschi in area cristiano-democratica noti per aver avversato duramente le decisioni di politica monetaria di Mario Draghi in Bce, tornano in coppia in campo nella partita Italia-Germania che si gioca sul futuro di Commerzbank e sul tentativo di scalata da parte di Unicredit.

L’ex presidente della Bundesbank

Jens Weidmann, ex presidente della Bundesbank ed ex-consigliere economico della cancelliera Angela Merkel, presiede dal maggio 2023 il Consiglio di sorveglianza di Commerzbank. È noto in Italia soprattutto come “il falco dei falchi” per i suoi cinque voti contro le decisioni di politica monetaria di Mario Draghi, quando era membro del Consiglio direttivo della Bce: votò contro sul taglio dei tassi due volte nel 2013, per l’avvio dei prestiti mirati Tltro, per le Omt che sono lo strumento del “Whatever-it-takes” e sul lancio del Qe con il programma di acquisti App.

Il superfalco

Dal prossimo 15 maggio, secondo indiscrezioni riportate dalla stampa tedesca, Weidmann verrà affiancato nel Consiglio di sorveglianza di Commerzbank da un altro superfalco: Sabine Lautenschläger, ex-membro del comitato esecutivo della Bce che si dimise dal prestigioso incarico nel settembre 2019, con 18 mesi di anticipo, perché in disaccordo con le ultime decisioni ultraespansive di politica monetaria di Mario Draghi e non contenta dell’arrivo di Fabio Panetta nel Board della Bce. Lautenschläger fu indicata per il posto in Bce, con competenze nella vigilanza bancaria, dall’ex-ministro delle finanze tedesco Wolfgang Schäuble, un falco doc.

Dopo il salvataggio di Commerzbank nella crisi finanziaria del 2008, il Governo federale ha il diritto di proporre due membri del consiglio di sorveglianza per l’organo di controllo dell’istituto. E Lautenschläger, che ha già lavorato con Weidmann ed è esperta di banche e norme bancarie, è stata indicata dal Governo per prendere il posto della dimissionaria Jutta Dönges. L’altro membro del Consiglio, indicato dal Governo, è l’imprenditore Harald Christ.

Il segnale per UniCredit

L’accoppiata Weidmann-Lautenschläger è il segnale che ai vertici di Commerz si stanno affilando le armi. Tempo per arroccarsi nel fortino Commerz ce n’è: Orcel attenderà l’estate 2025, l’insediamento del nuovo Governo federale, per portare avanti un’eventuale operazione di acquisizione di Commerz, dopo l’autorizzazione della Bce per salire fino al 29,9%.

Fonte: Il Sole 24 Ore