Da Brera al Parco del Colosseo: ecco prezzi e servizi per accedere ai musei con l’abbonamento

Sono oggi moltissimi i musei statali che offrono la possibilità di sottoscrivere un abbonamento che può assumere diverse declinazioni, dalla validità temporale al contenuto dell’offerta. I dati mostrano grande interesse da parte del pubblico con una crescita tra il 2022 e il 2023 di oltre il 33%, un passaggio in cifre reali da 22.038 a 29.411. E la tendenza positiva trova pieno riscontro nell’andamento parziale dell’anno in corso.

Panorama da Nord a Sud

A livello generale gli abbonamenti includono ingressi illimitati al museo e alle attività in programma, partecipazione a eventi riservati agli abbonati come inaugurazioni, approfondimenti personalizzati, eventi dedicati e sconti e tariffe agevolate per le attività a pagamento e gli acquisti nel bookshop. BreraCard, al prezzo di 15 euro consente l’ingresso alla Pinacoteca per 3 mesi e accesso ai contenuti multimediali di breraplus.org per un anno. L’abbonamento Passapartout degli Uffizi permette l’accesso illimitato alla Galleria, al Giardino di Boboli e al Palazzo Pitti. I membri beneficiano di accessi prioritari, inviti a eventi speciali e sconti nei negozi e nei ristoranti del complesso museale. La card include anche visite guidate esclusive e programmi educativi.

I Musei del Bargello hanno introdotto l’abbonamento annuale, che include l’accesso a tutte le mostre temporanee e offre la priorità d’ingresso rispetto alla fila, nel 2019. Dai primi 36 abbonamenti stati sottoscritti nel primo anno, si è passati a 167 nel 2023 e 138 solo nella prima metà del 2024. La My Fleg Card del Parco Archeologico dei Campi Flegrei ha registrato un notevole incremento delle sottoscrizioni, passando da 76 nel 2022 a 976 nel 2023, anche grazie al lancio promozionale della card durante la rassegna estiva del Parco. Quanto al Parco archeologico del Colosseo, per il pubblico esistono la Parco Card Young – Card Giovani 18-30 a 25 euro; Parco Card Individual – Card Adulti (dai 31 anni) a 50 euro; Parco Card Family&Friends (per 2 adulti e 3 minori) a 80 euro. L’abbonamento del Parco Archeologico dei Campi Flegrei, insieme alle card del Parco Archeologico dell’Appia Antica e Museo Nazionale Romano e agli abbonamenti del Museo e Real Bosco di Capodimonte e dei Musei Nazionali di Matera, sono solo alcuni degli abbonamenti che possono oggi essere acquistati tramite la piattaforma «Musei Italiani».

Opzione “corporate”

Le Gallerie Estensi di Ferrara, tra le varie forme di membership, contemplano anche anche una opzione “corporate”. Prevedendo (a partire da 5mila euro) benefit riconosciuti a cento unità tra personale, partner, collaboratori dell’azienda sottoscrittrice con ingresso gratuito, illimitato e prioritario nelle sedi del museo; invito alle inaugurazioni delle mostre; iscrizione alla newsletter e sconto del 10% sui prodotti del bookshop. Per l’azienda i vantaggi vanno dall’associazione del proprio nome e della propria immagine a una istituzione culturale di eccellenza alla personalizzazione delle Cmc con il nome ed il logotipo dell’azienda; dalle riduzioni da concordare sugli eventi privati che l’azienda sceglierà di organizzare negli spazi del museo alla riduzione del 10% sull’acquisto dei cataloghi pubblicati dalle Gallerie Estensi e altri benefit da concordare in base alle esigenze del proponente.

Accesso integrato con trasporti e servizi urbani

Molti musei partecipano inoltre a circuiti civici virtuosi per offrire accesso integrato con trasporti e servizi urbani, sempre per rendere la fruizione più accessibile a turisti e residenti in sinergia con il territorio, come Roma pass e Firenze card. Gli abbonamenti possono riguardare anche circuiti regionali: la Direzione regionale Musei Puglia ha istituito un pass che per sei mesi permette di visitare tutti i luoghi della cultura statali sul territorio, riscuotendo ottimi risultati; l’Abbonamento Musei riunisce l’offerta culturale di Piemonte, Lombardia e Valle d’Aosta in un sola tessera, mentre Artecard riunisce l’offerta culturale di diversi siti della Campania. Ogni istituto può in sostanza formulare la propria offerta in base all’analisi dello specifico contesto dei propri stakeholder.

Fonte: Il Sole 24 Ore