Da Capri l’appello per una legge che freni l’overtourism

«Serve una legge ad hoc per la gestione dei flussi, la sicurezza, la sanità. È una proposta che lanciamo al Governo che metta insieme Capri e tutte le località rinomate che soffrono di iper-turismo». E’ l’appello che il sindaco di Capri, Paolo Falco, ha lanciato nel corso dell’evento «Capri: Regole e Scelte per il Turismo del Futuro»: «Chiederemo al ministro Daniela Santanchè _ ha detto _ di essere ricevuti, insieme agli altri sindaci».

Per il sindaco Falco «A Capri si riversano 12mila persone in poco più di 3 ore, bisogna pensare ad una regolamentazione. Bisogna garantire i diritti anche ai cittadini residenti». Sottolinea il sindaco caprese: «Da Capri lanciamo una battaglia di democrazia che consenta ai sindaci di alcune località turistiche di intervenire sul futuro delle medesime. Come sindaci abbiamo la responsabilità di salvaguardare i diritti dei nostri concittadini ma anche quella dei turisti delle nostre località, riconosciute universalmente come patrimonio dell’umanità». Parla della necessità di governare i flussi escursionistici e disciplinare il fenomeno dell’extralberghiero e degli affitti brevi, dando maggiori poteri e capacità di spesa per la sicurezza dei territori.

Overtourism al centro del G7 di novembre

All’evento promosso dal Comune di Capri è intervenuta in videoconferenza il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, annunciando che il tema dell’overtourism sarà al tavolo della discussione nel corso del G7 del turismo in programma a novembre: «Contro l’overtourism servono più risorse per i luoghi belli d’Italia meno conosciuti, ma sono contraria a più poteri per i sindaci. Vogliamo capire le loro esperienze e come l’intelligenza artificiale potrà aiutarci in determinati processi dei flussi. Sono convinta che non si sia messo veramente a reddito il nostro patrimonio culturale e naturalistico».

«Dare maggiore potere ai sindaci non è la soluzione al problema _ ha continuato il ministro _ . Già manca uniformità di regole sul territorio nazionale, da regione a regione ci sono regole diverse. Dobbiamo lavorare insieme anche ad associazioni di categoria e Anci, aprire tavoli con ministro dei Trasporti. Siamo consapevoli che esistono zone in cui i cittadini vedono il turismo come minaccia, ne soffrono i servizi come sicurezza, decoro urbano, rifiuti. Servono maggiori risorse per sostenere questi comuni, attraverso la tassa di soggiorno». Tra le proposte allo studio – ha concluso il ministro Daniela Santanchè – c’è anche la destinazione di «risorse per far conoscere i tanti altri posti belli d’Italia e meno frequentati.

La risposta è: destagionalizzare

Per combattere l’overtourism, ha poi aggiunto Santanchè: «la risposta è la destagionalizzazione, sono contraria ai ticket per entrare nelle città. Il turismo è un diritto di tutti». Il ticket per l’ingresso in città può essere utile alle casse del Comune, ma non a regolamentare i flussi di turisti _ secondo Santanchè _ «Non funzionano gli esperimenti fatti all’estero, come ad esempio in Grecia con la chiusura di Santorini – ha sottolineato _ Il turismo deve essere per tutti, non possiamo chiudere i territori nostri per lasciarli appannaggio di pochi».

Fonte: Il Sole 24 Ore